Bologna, agosto 2016 – Anna Cavallaro torna a casa e aggiunge un’altra medaglia FEI alla sua bacheca. Il bronzo mondiale di Le Mans brilla come i suoi occhi. Ecco cosa ci ha detto a quarantotto ore di distanza da questo nuovo successo del volteggio azzurro.
Anna come ti senti?
Sono contenta. È stata una gara molto combattuta e i tempi in vista del mondiale per noi sono stati molto stretti.
Raccontaci come è andata…
Abbiamo cominciato con l’obbligatorio: ho fatto un buono esercizio rispetto alle gare di qualifica della stagione, pulito, senza errori, e quel risultato ci ha reso soddisfatti fin da subito. Così ho aperto il campionato in terza posizione provvisoria e con il primo freestyle abbiamo guadagnato ancora una posizione. Ho eseguito davvero un buon libero e devo dire che il lavoro degli ultimi mesi mi ha ripagata. Ho terminato il primo round che ero seconda. Nel Technical Test, invece, c’è stato qualche problemino, con diverse imprecisioni che mi hanno abbassato di molto il punteggio che mi vedeva in 5° posizione nella prova e 4° in assoluto. In genere il Technical è il mio forte ma quest’anno ci siamo concentrati completamente su obbligatori e libero e quindi lì ho perso qualche punto. Poi c’è stato l’ultimo freestyle: sono entrata in campo molto carica e quando sono scesa Nelson mi ha predetto all’orecchio che avevo appena ottenuto una medaglia. In attesa del tabellone, continuavo a chiedergli: “Ma sarà bastato?”. L’attesa al kiss&cry poi è stata estenuante, doveva finire l’austriaca, ma quando è uscito lo score finale, il bronzo era ufficiale.
In campo con Nelson e… Monaco!
Sì, Monaco è arrivato da noi a fine febbraio e ha debuttato in gara a Pasqua nell’internazionale di Portogruaro. Arriva dal dressage ed è nuovo al volteggio, quindi bisognava partire da zero. Il tempo era poco e abbiamo fatti i miracoli per arrivare a questo risultato. Poi il campo di Le Mans non è facile, con l’arena affollata e il pubblico che schiamazza e fa il tifo… beh, lui ha dimostrato di aver passato la prova a pieni voti!
È lui il cavallo del futuro? Adesso che progetti avete?
Certamente sì. Ora pensiamo a migliorarci, c’è tanto lavoro da fare. Fin qui abbiamo lavorato di corsa, avendo a disposizione solo cinque mesi. Ora possiamo prenderci il tempo per lavorare sugli aspetti che non hanno funzionato alla perfezione e vedere se e come aggiungere qualche livello di difficoltà. L’obiettivo è raggiungere l’armonia totale tra me ed il cavallo.
Dove tieni i tuoi trofei?
A casa: abbiamo una taverna e lì sono esposte tutte le coccarde e le coppe, mentre al piano di sopra custodisco i trofei più importanti, quindi anche le medaglie. Mentre le targhe dei cavalli sono in scuderia.
Come vivi questo ritorno?
Sono soddisfatta e Nelson ed io abbiamo deciso di dedicare questo bronzo ad Harley, che nel frattempo è in grande forma e porta al debutto internazionale le nuove leve della Fenice.
23 agosto 2016