Doha, marzo 2015 – È già in corso la terza e ultima giornata per il volteggio a Doha e l’Italia si sta comportando al meglio con una Cavallaro che ha appena conquistato un altro argento in carriera.
Nel CVI3* di Al Shaqab l’atleta azzurra aveva conquistato la testa della classifica con la prova obbligatoria del primo giorno mentre il Technical test di ieri l’ha vista scalare di una posizione con 7.624 alle spalle della rivale di una vita, la britannica Joanne Eccles, con 8.019. Al terzo posto si attestava un’altra concorrente ormai temibile come si è visto a Graz, la svizzera Simone Jäiser a punti 7.280.
E lo schema si è confermato oggi con l’esecuzione del freestyle, con score nettamente più alti: 8.661 per Joanne, 8.644 per la nostra Anna e 8.243 per Simone.
Dodici le volteggiatrici in gara contro tredici iscritti nel maschile ancora in corso con la prova libera: nei primi due giorni ha dominato il tedesco Thomas Brüsewitz a partire dalla prova obbligatoria con 8.082, lasciandosi dietro l’austriaco Stefan Csandl e il connazionale Erik Oese. Il test tecnico ha visto, infatti, solo il riscatto del campione di Coppa del Mondo, Nicolas Andreani: il francese, dopo un imprevisto nella giornata di lunedì che lo ha sfavorito, si è riscattato ieri ottenendo la seconda posizione (7.168), dietro a Brüsewitz (7.190) e davanti a Oese (7.126).
Concluso, invece, il pas de deux, che ha visto la vittoria finale con in entrambi i freestyle da parte della coppia austriaca Jasmin Lindner e Lukas Wacha valso l’8.671 di oggi, davanti alla Gran Bretagna e ad un altro duo austriaco.
Ancora in attesa del verdetto a squadre, in campo tra poco, la nazionale italiana continua ad andare a testa alta, con la conferma nella giornata di ieri della seconda posizione conquistata il primo giorno: dopo il compulsory test i nostri ragazzi (Francesco Bortoletto, Beatrice Bianchini, Silvia Stopazzini, Yanik Chmirri, Lorenzo Lupacchini, Elena Rubini e Guia Amadeo sul cavallo Andokan) hanno ottenuto un punteggio di 7.493 nel primo libero, sul tema dell’Aida verdiana, rimanendo dietro solo alla formazione elvetica (8.152) e davanti a Danimarca e Svezia. Un’esecuzione che si è dimostrata nettamente maturata rispetto alla performance ai World Equestrian Games, con una sicurezza acquisita che può solo giovare al team di Laura Carnabuci in vista dei campionati europei di questa estate.
Dita incrociate! E il risultato a breve…
4 marzo 2015