Parigi, 25 febbraio 2017 – Dopo lo scandalo del 2014 riguardante la carne di cavallo aggiunta in modo indebito (ciè non esplicitamente dichiarata) nella composizione di molti piatti pronti surgelati venduti in tutta Europa, notizie rassicuranti vengono dalla Francia.
L’associazione 60 Million de consommateurs infatti ha diramato i risultati di uno screening effettuato a tappeto proprio sui prodotti di quelle aziende, che a tutt’oggi risultano immacolati: gli esami del DNA sulle carni hanno permesso di appurare che non ci sono più clandestini nell’elenco degli ingredienti, e quello che è dichiarato in etichetta è effetivamente quello che ci si ritrova nel piatto.
Da notare che lo scandalo non era dovuto tanto al ritrovarsi come pietanza un equino, per molti ritenuto animale d’affezione, ma quanto al problema della tracciabilità della carne utilizzata, unico sistema utile di controllo sanitario.
Nell’ultimo test, è risultato riconoscibile ed identificabile ogni lotto di carne preso in esame.
Qui l’articolo originale, da ConsoGlobe