Verona, 28 gennaio 2019 – Tre italiani 25enni, un uomo e due donne, residenti a Occhiobello (Rovigo) sono stati arrestati dai Carabinieri di Verona con l’accusa di estorsione.
Incendi, furti, danneggiamenti erano subiti da gennaio 2018 ad oggi dai titolari di un Centro Ippico di Verona e Padova, finché non si sono visti costretti a cedere alle incessanti richieste estorsive.
Dall’inizio dell’anno scorso i due centri sono stati oggetto di numerosi episodi di furti aggravati e altri reati: sparizioni di selle per cavalli dal valore di 4000 euro ciascuna, danneggiamenti alle attrezzature ippiche, fino ad arrivare ad incendi appiccati proprio all’ingresso di uno dei due maneggi.
E ad ogni episodio seguivano, puntuali, messaggi con richieste di denaro e minacce.
Gli imprenditori lo scorso 19 gennaio, si sono rivolti alla Stazione dei Carabinieri di Cà di David (Verona).
Nelle indagini sono subentrati i militari del Nucleo Operativo Radiomobile di Verona.
Gli investigatori hanno assistito alla consegna del denaro (un anticipo di mille euro sui 4 mila pattuiti) da parte delle vittime agli estorsori e così a Pontelagoscuro (Ferrara) è scattato l’arresto in flagranza delle due ragazze italiane.
L’indagine è proseguita e i carabinieri, diretti dal pubblico ministero Andrea Maggioni della Procura di Ferrara, sono riusciti a individuare la ‘mentè della banda, mettendo insieme le risultanze investigative con le dichiarazioni rese in sede di interrogatorio in carcere dalle due arrestate.
Così sono scattate le manette per un 25enne, ritenuto l’ideatore e l’organizzatore delle estorsioni, iniziate un anno prima celandosi dietro vari profili Facebook e Messanger.
Il giovane, compagno e convivente di una delle due indagate, è stato arrestato a Occhiobello (Rovigo), in esecuzione dell’ ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Gip di Ferrara.
Agenzia ANSA