Riportiamo un bell’articolo del Dipartimento Federale della Difesa, della protezione della Popolazione e dello Sport della Confederazione Svizzera
Berna, aprile 2015 – Ancora all’inizio del secolo si riteneva che un esercito moderno non avesse bisogno di cavalli. Ma i cavalli della razza giurassiana Franches-Montagnes, in grado di sostenere notevoli sforzi, sono sempre ancora indispensabili e presentano numerosi vantaggi rispetto a mezzi di trasporto motorizzati. Dopo una lunga interruzione, dal 2011 le «formazioni del treno» (denominazione ufficiale delle unità di cavalli) seguono di nuovo un’istruzione di fanteria.
Appoggio alla truppa, aiuto in caso di catastrofe, esplorazione silenziosa
Il seguente scenario fornisce un buon esempio di appoggio efficace alla fanteria da parte delle formazioni del treno: una colonna è improvvisamente sotto tiro in una foresta; mentre i militari sono impegnati nel combattimento d’incontro, i cavalli, quasi indisturbati dagli spari, scelgono con calma un sentiero sicuro per trasportare il materiale all’unità da rifornire.
I Franches-Montagnes si contraddistinguono per la capacità di trasportare circa 150 chili e di muoversi silenziosamente su terreni ripidi e inagibili. Si ricorre pertanto a loro ogni qualvolta della legna deve essere trainata fino alla più vicina strada percorribile, come nel caso dell’aiuto in caso di catastrofe o durante i lavori di riparazione di un sentiero escursionistico. Anche il loro impiego per pattuglie a cavallo, ad esempio nel quadro del controllo delle frontiere, ha dato buone prove.
L’andatura dei cavalli è valutata da maniscalchi all’inizio di ogni servizio militare, affinché gli animali siano fisicamente in grado di far fronte a tutte le sfide che li aspettano. La ferratura deve essere adeguata? O deve addirittura essere applicata una speciale ferratura ortopedica? I maniscalchi, che esercitano la professione anche nella vita civile, apprezzano molto lo scambio di esperienze tra specialisti durante il servizio militare. Fino al 2014 una parte dell’apprendistato aveva luogo in seno all’esercito nel quadro di una scuola reclute (SR). Da allora sono ammessi in servizio militare soltanto ancora maniscalchi completamente formati.
Il «soldo» anche per i cavalli
Il lavoro intenso con i cavalli Franches-Montagnes nell’Esercito svizzero ha suscitato l’interesse del canale televisivo francese France 5, che ha consacrato al tema un contributo alla serie di documentari «Hélène et les animaux» (data di trasmissione ancora da definire).
Sulle nostre formazioni del treno ci sono in effetti molte cose sorprendenti da scoprire. Come i soldati, anche i cavalli sono «elementi di milizia». Dopo l’istruzione come cavalli del treno, sono venduti a privati, ad esempio a contadini o a scuole di equitazione. Se dopo la vendita l’esercito ha bisogno del cavallo, il nuovo proprietario lo manda in servizio militare, con tanto di «soldo». Durante il servizio militare, per ogni cavallo è direttamente responsabile un soldato del treno. Già nel corso dell’istruzione, alle reclute è inculcato il principio «prima il cavallo, poi il soldato». Di conseguenza, i militari passano a tavola soltanto dopo aver rifocillato il proprio animale.
Per quanto concerne l’idoneità al servizio, si riscontrano grandi differenze tra i singoli animali a livello di condizione fisica. L’unico punto in comune, ci confida Matthieu Landert, comandante della colonna del treno 10, è che al termine del servizio tutti i cavalli sono molto più in forma di prima.
Formazioni del treno
Le formazioni del treno fanno parte del Centro di competenza servizio veterinario e animali dell’esercito. Sono costituite di 4 colonne con un effettivo complessivo di circa 300 soldati del treno e 200 cavalli. In passato i soldati del treno provenivano soprattutto da famiglie contadine. Oggigiorno invece provengono dalle più svariate estrazioni sociali e hanno in comune la passione per i cavalli e la disponibilità a compiere intensi sforzi fisici. Ogni anno assolvono la SR circa duecento persone. Per principio, le formazioni del treno sono accessibili a chiunque. Prima della SR, le persone interessate devono tuttavia assolvere un corso preparatorio, al fine di verificare la propria idoneità al lavoro con i cavalli nell’esercito.
10 aprile 2015