Rho (Milano), 15 giguno 2017 – L’accusa è di concorso in omicidio colposo. Quattro le persone che, secondo il pm Letizia Mannella, devono rispondere a vario titolo della morte di Carlo Amodio, pensionato di 85 anni che l’11 ottobre 2015 fu travolto da un cavallo impazzito durante la ventesima edizione del Palio di Rho.
Sul banco degli imputati, in Tribunale a Milano, sono finiti Alessandro Vecchi (conosciuto come Sandro Palma), ex presidente dell’associazione Il palio di Rho che ha organizzato l’evento, per aver omesso la cautela di delimitare il percorso degli animali con transenne, in modo da evitare che cavalli e pubblico venissero in contatto diretto tra di loro, come indicato dalla polizia locale il 30 settembre 2015.
Il comandante della polizia locale di Rho, Antonino Frisone, perché quel giorno ha autorizzato ugualmente lo svolgimento del corteo in violazione dell’ordinanza del ministero della Salute del 4 settembre 2013 sui requisiti di sicurezza laddove sono impiegati animali.
Il palafreniere, una giovane ragazza, per non aver dotato il cavallo di ferrature particolari che avrebbero evitato il rischio di scivolamento e per non aver saputo governare l’insofferenza dell’equino.
La responsabile dell’associazione sportiva dilettantistica, per aver affidato El Pupo (questo era il nome del cavallo) all’inesperta palafreniere.
La carenze nelle misure di sicurezza adottate sulle strade dove si è svolto il corteo storico e nella custodia del cavallo sarebbero la causa dell’incidente che ha provocato la morte dell’85enne.
E di questo dovranno rispondere davanti al giudice le quattro persone finite a processo.
Il fatto è noto: intorno alle sedici e trenta, mentre il corteo storico composto da 600 figuranti stava raggiungendo piazza San Vittore dopo aver percorso le vie del centro storico, un cavallo si era imbizzarrito, aveva disarcionato la figurante che era in sella, era sfuggito anche al controllo del palafreniere scappando in via Madonna dove c’erano centinaia di spettatori. Nella sua folle corsa, prima di essere fermato, il cavallo aveva travolto quattro persone, tra cui il pensionato che abitava in largo Kennedy (poco distante dal luogo dell’incidente) ed era sceso in strada per vedere il corteo.
L’anziano aveva avuto un atroce impatto frontale con il cavallo, poi era stato colpito con gli zoccoli e, cadendo a tera, aveva sbattuto la testa. Accompagnato all’ospedale Niguarda in prognosi riservata con una lesione cervicale, traumi e contusioni in varie parti del corpo, era morto il 6 novembre.
La Procura aveva immediatamente aperto un fascicolo a carico delle quattro persone che, secondo il pm, sono responsabili a vario titolo per quanto accaduto. A seguito di quell’incidente il sindaco, Pietro Romano, aveva firmato un’ordinanza per vietare l’uso dei cavalli durante il Palio e in manifestazioni simili.
Articolo di Roberta Pampini, da Il Giorno