Bologna, gennaio 2016 – All’età di 85 anni si è spento ieri Ron Southern, l’uomo che insieme a sua moglie Margaret ha inventato e poi creato Spruce Meadows a Calgary, in Canada. Una grande invenzione e una grande creazione. Uno dei simboli più significativi del salto ostacoli mondiale a partire dall’aprile del 1975, anno di nascita di questo impianto che da subito e per sempre è stato all’avanguardia grazie alla determinazione e lungimiranza del suo fondatore. Ron Southern è stato un grande imprenditore, un uomo che non si è mai sentito appagato e che per questo è stato ‘costretto’ dalla sua stessa natura ad andare avanti, a creare, a produrre, a inventare, a condividere: e i risultati sono stati spettacolari. Spruce Meadows è solo una delle creature di Southern, ma certamente la più significativa per tutti gli appassionati di sport equestri. Un impianto di bellezza impressionante ma soprattutto un impianto di ‘vita’ impressionante: precursore – grazie alla visionarietà del suo creatore – di realtà che oggi forse potrebbero sembrare quasi normali, ma che per anni e anni normali lo sono state solo lì, a Spruce Meadows. Lo Csio di Calgary è stato l’unico concorso del continente americano sia settentrionale sia meridionale capace di richiamare in gran numero i migliori cavalieri europei, solo timidamente imitato in questo – e per un breve periodo – dal centro sportivo e di allevamento di Alfonso Romo in Messico a Monterrey. Per anni e anni quello di Calgary è stato come lo Csio di Aquisgrana, del quale non possiede solo la storia e la tradizione: i due eventi hanno rappresentato la coppia regina del vertice del salto ostacoli mondiale. Vincere il Gran Premio dello Csio di Calgary è come conquistare una medaglia olimpica o mondiale o continentale. Ed è stato proprio a Spruce Meadows che lo scorso settembre il britannico Scott Brash ha conquistato – primo al mondo – il Rolex Grand Slam of Showjumping, il tris consecutivo di vittorie nei Gran Premi Rolex di Ginevra, Aquisgrana e Calgary per l’appunto. Ron Southern è stato uomo di grandi intuizioni, di grandi invenzioni, di grandi realizzazioni. C’è una cosa però apparentemente ‘piccola’ che lo rappresenta bene, quasi un dettaglio che dettaglio non è: Southern ha sempre voluto che l’intero montepremi del Gran Premio dello Csio di Calgary venisse distribuito tra tutti i partecipanti alla gara, dal primo all’ultimo. Una cosa che non accade in alcun altro concorso del mondo: solo a Calgary. Solo a Spruce Meadows. Un piccolo pensiero che rappresenta bene un grande uomo.
22 gennaio 2016