Bologna, 20 dicembre 2016 – Per apparire bisogna soffrire, dicevano le nonne: tanto per prepararci all’idea che, se avessimo voluto essere carine, avremmo dovuto fare dei sacrifici – dal sopportare i capelli tirati nei codini a vivere più o meno perennemente a dieta, o comunque faticando come minatrici sulle cyclette delle future palestre della nostra vita.
Ma finché siamo noi a soffrire non è niente, il problema è quando sono gli animali a essere vittime delle nostre pretese estetiche – vedi i test di tollerabilità dei prodotti di cosmesi.
Ma non solo, anche gli ingredienti degli stessi possono essere tutti da valutare: tipo questo prodotto all’olio di criniera di cavallo, ad esempio.
Pare sia miracoloso, ma non è chiaro come venga ottenuto: qualcuno ipotizza schiere di donnine coreane col pettinino in mano che spazzolano i crini di mandrie di cavallini orientali, ma al prezzaccio di 3 dollari o poco più sembra abbastanza fantascientifico.
Secondo voi come si ottiene l’olio di criniera di cavallo? vengono in mente le masse di grasso sottocutaneo che in zona criniera hanno in genere gli stalloni…siamo sempre cattivelli, nonostante sia quasi Natale. Magari li amputano per prelevarlo, no? poi tutti al pascolo, di bel nuovo. Eccome no.
Qui l’articolo originale.