Cremona, novembre 2015 – Ieri, martedì 17 novembre, le eliminatorie del “Big Futurity” si sono completate con lo svolgimento del secondo go: in testa ai livelli 4 e 3, pari merito, due cavalieri, entrambi italiani, che hanno anche lo stesso nome: Pierluigi.
Pierluigi Fabbri ha esibito lo stallone Gfc Surprise For Me (da Dualin For Me x ARC Surprise On Stage) appartenente a Piero Pollarini e allevato da Laura Cresci, e Pierluigi Chioldo Saturdaynight Mizzen, castrone da Saturdaynight Custom e Westcoast Mizzen, breeder & owner Ambrosini Qh. E mentre il primo, che già era in testa nel primo go per il level 3 e terzo nel level 4, ha dato prova di estrema costanza raggiungendo nelle due prove l’identico punteggio di 218,5, per un totale di 437, il secondo ha considerevolmente aumentato il ritmo delle sue prestazioni dandosi il giusto impulso per una pole position di pregio in vista della finalissima di sabato prossimo: più che ottimo il suo 221,5, top score della manifestazione fino a questo momento, che sommato al “tranquillo” 215,5 del primo go (secondo miglior score nel level 3 ma solo decimo nel 4) lo piazza ex aequo alla guida del composite score.
«Un ottimo cavallo, che monto ormai da un anno e che sento sempre più “mio”», racconta Chioldo. «Lo abbiamo castrato da poco perché avevamo qualche dubbio e non volevamo rischiare: le sue manovre, comunque, sono tutte da credito. Nel primo go era ancora un po’ “fresco” anche se secondo me siamo partiti da subito con una buona marcia; nel secondo era più concentrato. Adesso riposerà due giorni, poi prima della finale proveremo giusto un paio di cose… Come anche durante l’addestramento, cercherò soprattutto la costanza: non penso che con un tre anni si devano esigere manovre esplosive tutti i giorni: il bicchiere si riempie una goccia alla volta».
Quanto a Pierluigi Fabbri, impegnato in una trasferta che lo vede dormire pochissimo non solo per il proprio Futurity ma anche per seguire 15 cavalli e un numero imprecisato di non pro, racconta del suo compagno di gara: «Lo reputo soprattutto molto affidabile, come dimostrano i due go-round chiusi con identico punteggio e giocati in completo relax… E per la finale penso di poter tirare fuori da lui il meglio. È un soggetto che conosco bene; ho iniziato a montarlo lo scorso anno a settembre, inizialmente con qualche problema perché era molto piccolo ma nello stesso tempo con un fisico importante: diciamo che più che galoppare rotolava! Ma via via che cresceva sono riuscito a costruirlo a modo mio e mi ci trovo davvero bene».
Chiudono le eliminatorie in terza e quinta posizione i due capolista del primo go level 4, il noto professionista austriaco Rudi Kronsteiner su Desire Big Chex (stallone da Big Chex To Cash x Topsails Desire allevato da Carlo Orsi e appartenente a Franz Josef Braidt), e la belga di stanza in Italia Ann Fonck con Roosters Attitude, un magnifico castrone dell’allevamento 23 QH figlio di Ricochet Rooster e Jackie Cody Pine.
Praticamente immancabile tra i protagonisti di ogni Futurity, ecco un cavallo allevato da Claudio Risso: RS Moon Feo Jac, stallone da RS Great Jac Feona con mamma RS Red Moon Olena. E la prima riflessione che viene in mente è che i cavalli RS classe 2012 si chiamano in modo abbastanza “usuale”, dato dal mescolare parti del nome di madre e padre, mentre normalmente Claudio Risso ha una grande fantasia quando spedisce i registration application: «Quell’anno non avevo in scuderia nessun ragazzino: è a loro che di solito chiedo consiglio per i nomi dei puledri, quando sono ancora giovanissimi, perché poi la fantasia e l’entusiasmo un po’ si perdono. Ma vedrete come abbiamo chiamato i prospect del 2016, e quelli nati nel 2014 e 2015!».
RS Moon Feo Jac è stato portato in vetta ai go-rounds level 2 dal giovane trainer della Roberta’s Stable, Mirko Midili, che aumenta il suo primo score di tre punti pieni fino a totalizzare il composite di 431,5; punteggio che stacca di altri tre punti il secondo miglior score del level 2: quello di Francesco Barbagli e Splitting Memories, appartenente allo stesso Barbagli, stallone da Spat Split And White e Surprise Bad Girl, rispettivamente riproduttore di punta e ottima fattrice de Le Colombare QH. Mirko, un’antica passione per il reining praticato da suo padre quando lui era ancora in fasce, ma con un passato nel barrel racing, rivela: «Abbiamo sbagliato le tempistiche della preparazione in campo prova, quindi ho fatto giusto due giri a destra e due a sinistra e poi sono entrato: ma ha funzionato! Credo che anche per la finale terrò questa linea: montarlo poco in campo prova, non più di venti minuti… E vediamo che cosa succede!» Domato da Gianni Moretti, RS Moon Feo Jac è passato sotto la guida di Midili alla fine dei due anni, «e ha subito dimostrato di essere un super stoppatore. Si è sempre lasciato addestrare agevolmente», conclude il cavaliere. «Secondo me è davvero un gran cavallo da open».
Futurity 3 years old Open level 1 go-rounds leader, grazie soprattutto al punteggio del primo go, è Lorenzo De Simone in sella al castrone The Stain Of Hancock di Sabrina Schneiter (420,5): il cavallo, allevato dallo stesso De Simone che lo ha acquistato quando aveva solo sei mesi, è figlio di Docs Tivio Hancock e Smart Bar Betty.
«È bravissimo, soprattutto in spin e stop: anche se ancora non riesco a esprimerlo completamente nei cerchi», spiega Lorenzo, che ricorda onestamente come durante l’addestramento ci siano stati anche vari periodi di crisi e incertezza: «Ma alla fine ce l’abbiamo fatta!». E ringrazia Anna Marta, Guglielmo Fontana e Andrea Parolari che, dice, «mi hanno dato l’energia per arrivare fin qui con… un divertentissimo gruppo su Whats Up dall’eloquente nome “preghiamo per Lorenzo”». Alle spalle di De Simone e The Stain Of Hancock, un cavaliere che ha già ottenuto delle soddisfazioni in questo Futurity 2015: si tratta del tedesco Stephan Rohde, secondo miglior punteggio nel Futurity 4 years old Open Level 1 e 2 con Nicos Custom Gunner di Isabeau Riemann. Della stessa proprietaria è anche Spinderellas Dream (Magnum Chic Dream x Custom Spinderella) la femmina allevata in Usa da Steve Simon e ora piazzata nelle eliminatorie del Futurity riservato ai tre anni.
Infine, Surprise Me Jaba dell’Azienda Agricola Gielle guida, sotto la sella di Alberto Villani, il Futurity AIQH: allevata da Giovanni Serblin, un non pro italiano che è stato più volte Futurity Non Pro winner, questa femmina è figlia di RS Little Red Jaba, aka Jabalino, e ARC One Tuff Heroine
Comunicato RHA/NRHA Futurity Press Office