Brindisi, agosto 2015 – L’oro europeo del Reining azzurro sa anche un po’ di Puglia: perché Dance Little Spook, la fantastica cavalla che ha brillato sotto la sella di Giovanni Masi De Vargas ad Achen, viene dall’allevamento Quarter Dreams di Ostuni, in provincia di Brindisi.
Per la precisione viene dai suoi paddock: perché era lì che si trovava nel maggio scorso quando, al Derby di Reggio Emilia, Roberto Cuoghi e Filippo Masi chiesero ai responsabili dell’allevamento pugliese cosa potessero fare per dare una mano al team azzurro in vista del Campionato Europeo di Aachen: e loro hanno deciso di tirare fuori uno dei loro gioielli migliori, Dance Little Spook per l’appunto, dal prato dove si stava godendo un meritato riposo per affidarla al giovane ma talentuoso Giovanni Masi.
Ma che ci faceva al prato una cavalla capace di vincere i campionati europei? è che i Quarter Horse sono cavalli precoci, anzi precocissimi; esattamente come i Purosangue Inglesi del galoppo finiscono la loro adolescenza verso i due anni, quando cominciano il lavoro montato necessario per essere pronti ai primi impegni ufficiali. Dance Little Spook ha debuttato nel Futurity Open 2011 sotto la sella di Rudi Kronsteiner (vincendolo) e ha continuato la sua carriera con grande successo successo sino all’anno scorso, quando Pietro Marseglia ha pensato che fosse ora di premiarla con un po’ di vacanza anche a scopo maternità: alcuni embrioni di Dance Little Spook infatti stanno crescendo in altre fattrici che portano avanti le gravidanze al posto suo, e dopo i primi positivi flash anche lei era stata destinata a portarne a termine uno. Ma stavolta non era rimasta gravida: e in maggio era appunto beatamente in vacanza nel paddock fattrici del Quarter Dream senza nient’altro da fare che godersi il riposo.
“E quando Roberto e Filippo mi hanno chiesto di dare una mano alla nostra nazionale ho pensato subito a lei” ci racconta Marsaglia: “ero orgoglioso di poter partecipare a questa avventura, e Dance Little Spook era perfetta. Ha un carattere dolce, è buona e rispetta molto il suo cavaliere: ha degli sliding stop formidabili, va molto bene anche nei cerchi e soltanto negli spin non è proprio un fulmine di guerra ma ha sempre dato il meglio di sè con tutti i cavalieri che l’hanno montata. Questo per Giovanni “Dido” Masi poteva essere un problema dal punto di vista psicologico: se non fosse andato tutto liscio il “colpevole” poteva sembrare lui. Ma io ho la massima fiducia in questo ragazzo, molto giovane ma con un talento che io ritengo al livello dei più titolati cavalieri stranieri della disciplina: e infatti insieme lui e Little Dance Spook sono andati benissimo, regalando a tutti un risultao straordinario”.
A nostro modesto parere questo piccolo retroscena aggiunge ancora qualcosa al grande risultato di Aachen: ed è anche un bel complimento al lavoro di base che la sauretta tutto pepe ha fatto da puledra, a pensarci bene.
18 agosto 2015