Bologna, agosto 2016 – Ecco, parte anche lui. Oggi verso le 13 dall’aeroporto belga di Liegi decollerà il velivolo che nella sua pancia porterà un gruppo di cavalli diretti a Rio de Janeiro. Cavalli del salto ostacoli. Tra i quali Caspar. Inizia così l’avventura olimpica di Emanuele Gaudiano (il quale partirà però dopodomani) con il suo compagno di gara nel salto ostacoli. Dovrebbe essere un inizio privo di contrattempi, perché – come ha sempre spiegato lo stesso Gaudiano – Caspar è un cavallo che non soffre assolutamente i viaggi, nemmeno quelli più lunghi sui quali si è già ampiamente messo alla prova quest’anno con le trasferte che lo hanno condotto a Hong Kong in febbraio, oppure a Miami, Città del Messico e Shanghai in aprile. Non è un particolare da sottovalutare, questo, perché distanze così lunghe potrebbero determinare uno stato di stress magari non appariscente ma comunque capace di influenzare la prestazione agonistica quando richiesta. Certo, oggi i cavalli viaggiano in condizioni ben diverse da quelle dei tempi in cui il personale di bordo veniva debitamente fornito di pistole nell’eventualità in cui potesse essere messa a rischio la stabilità del volo e di conseguenza la vita dei trasportati… cose davvero tanto agghiaccianti quanto fortunatamente preistoriche, però un viaggio è pur sempre un viaggio. Anche per queste ragioni Emanuele Gaudiano già dalla fine dell’anno scorso aveva dichiarato che in caso di qualifica olimpica accertata la sua scelta non sarebbe caduta su Admara (che poi sarebbe stato venduto) bensì su Caspar, se… Già, c’era un se. Rispetto ad Admara il grigio figlio di Berlin infatti offriva garanzie molto più ampie in termini di adattabilità al livello della competizione, di coraggio, di potenza anche; ma il ‘se’ era relativo alla riviera. Fino a prima dei grandi concorsi all’aperto di questa primavera, infatti, Caspar aveva evidenziato qualche problema sugli ostacoli con acqua, tanto che lo stesso Emanuele rimaneva prudente: “Sì, c’è qualche difficoltà, ma ci stiamo lavorando e credo che tutto si risolverà; comunque lo scopriremo presto con i primi concorsi all’aperto della stagione”. La… scoperta è stata del tutto confortante: problemi spariti esattamente come previsto da Gaudiano.
Del resto chi se non Emanuele può dire di conoscere Caspar meglio delle proprie tasche? Nato nel 2006, registrato per lo studbook dell’Oldenburg (Germania), figlio di Berlin (grande carriera sportiva con Gerco Schroeder) e di Pagrada (da Padarco van het Hertsveld, quest’ultimo protagonista di ottimi risultati sotto la sella dell’attuale c.t. tedesco Otto Becker), Caspar è stato acquistato alla fine dei suoi due anni per essere immediatamente trasferito in Ungheria presso Ugo Pisani, storico partner/sponsor/proprietario della scuderia Gaudiano. A cinque anni Emanuele lo prende con sé in Germania per iniziare il lavoro vero e proprio, quindi affrontare le prime gare riservate ai cavalli di sei anni nel 2012. Nel 2013 ancora gare per i cavalli giovani (7/8 anni) ma anche i primi Gran Premi non troppo difficili: 20° a Wiener Neustadt (Csi a tre stelle) in agosto, 12° a Verona (due stelle) in novembre, 3° a Budapest (tappa di Coppa del Mondo a due stelle) e 22° a Roosendaal (due stelle) in dicembre; piazzamenti che in loro stessi dicono poco, poiché in realtà il dato significativo è che Caspar in tutte queste prime gare importanti non riporta mai più di 4 penalità, mentre i barrage di Verona e Budapest li chiude a 12 e a 4. Per un cavallo di sette anni tutto ciò è davvero notevole. A otto anni Caspar affronta le sue prime gare ‘grosse’ in concorsi Csi e Csio a cinque stelle, e a fine stagione – in dicembre – il primo GP di Coppa del Mondo a cinque stelle nel girone dell’Europa Occidentale a Mechelen, chiudendo il percorso base con 8 penalità e classificandosi 31°.
Nel 2015 il consolidamento ad alto livello agonistico: Caspar vince due gare da 1.50 a tempo ad Aquisgrana (non Csio bensì Csi a tre stelle: lo Csio va a Mannheim perché Aquisgrana ospiterà il Campionato d’Europa) e una da 1.55 a barrage a Londra in dicembre, affronta la sua prima lunga trasferta volando a Hong Kong in febbraio, si classifica al 9° posto nel Gran Premio di Coppa del Mondo di Lione in novembre, affronta un buon numero di Gran Premi di massimo livello mondiale tra i quali quelli dei cinque stelle di ‘S-Hertogenbosch, Hong Kong, Los Angeles, Parigi, Roma Piazza di Siena, Roma Stadio dei Marmi, Verona (Coppa del Mondo), Londra Olympia. Insomma, una stagione fondamentale per dare certezza a Emanuele Gaudiano di poter contare su un cavallo di sicuro affidamento. Certezza più che confermata poi in questa prima metà di 2016 con una serie di formidabili prestazioni e risultati tra i quali spicca la favolosa vittoria del Gran Premio del Global Champions Tour a Montecarlo.
Arriviamo così a questa domenica 7 agosto 2016: giorno nel quale Caspar parte alla volta del suo primo campionato internazionale della vita. Salutato perfino da un grande manifesto che lo ritrae in azione con Emanuele Gaudiano appeso sui muri di tutta la città di Matera. Portandosi appresso i sogni, le speranze, le aspettative di tutti coloro i quali identificano in lui e nel suo cavaliere il proprio amore per il salto ostacoli azzurro e per l’Italia. Caspar parte oggi, Emanuele lo ha montato l’ultima volta mercoledì scorso, il 3 agosto: come lo ha trovato e come l’ha sentito? “Come meglio non sarebbe stato possibile: Caspar è in piena forma”. Il che, calcolando la parsimonia con la quale Gaudiano spende le parole, è molto più che una dichiarazione di ottimismo…
7 agosto 2016