Palermo, maggio 2016 -Una rivoluzione a dorso di mulo che parte dalla terra, dai grani antichi di Sicilia. È questo il tema del nuovo viaggio di EcoMulo, il progetto di ecologia, turismo sostenibile e responsabile, agricoltura biodinamica, nato nel 2011 da un’idea di Federico Bruno, designer di moda anglo siciliano, innamorato della propria terra e dei cavalli. Uno dei tanti giovani che crede che il futuro si possa migliorare e che la terra e le buone pratiche antiche siano una risorsa da tutelare e su cui investire, non un luogo da cui fuggire.
Il viaggio di EcoMulo nel mondo contadino siciliano parte, l’11 maggio, da Motta D’Affermo e si spingerà fino a Palazzo Adriano attraversando, sulle Madonie, i paesi di Castelbuono, Polizzi Generosa, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Geraci Siculo, Tusa, Valledolmo, Castronovo di Sicilia, Prizzi, Palazzo Adriano. Insieme a lui ci saranno Mirko Adamo, imprenditore agricolo, Guido Vinci, attualmente portavoce del comitato “Coraggiosi città metropolitana pro Ferrandelli” e Roselena Ramistella, appassionata di cavalli e fotografa. Affidabili e preziosi compagni di viaggio saranno i muli Giovanni, Paolo, Fidel ed Ernesto.
Un viaggio nel segno della sovranità alimentare, ma non solo, che vuole sottolineare l’importanza rivoluzionaria che sta assumendo la coltivazione dei grani antichi di Sicilia, contro le direttive degli organismi comunitari UE che impongono, in larga parte, l’utilizzo dei grani certificati delle Multinazionali come la Monsanto. La coltivazione dei grani Monsanto impone anche l’utilizzo di speciali fitofarmaci che aggrediscono l’ecosistema.
L’estensione della coltivazione dei grani antichi di Sicilia restituisce dignità al moderno lavoro della terra e aumenta la superficie utile per la coltivazione del grano. Infatti, le caratteristiche dei grani antichi consentono di estendere la coltivazione anche alle zone collinari, mantenendo immutata la quantità di grano prodotto, aumentandone sensibilmente la qualità, ridistribuendo gli utili alle filiere corte del biologico piuttosto che ai meccanismi perversi della grande distribuzione.
Durante il viaggio EcoMulo lascerà ai contadini, ai pastori, agli allevatori, alla gente dell’entroterra un volantino, per informare sulle prospettive del lavoro legate alla terra, per motivare i giovani a non rinunciare alla vita nelle campagne ma anche per fare arrivare la loro voce alla città e per rappresentare i loro problemi alle istituzioni.
Il secondo viaggio EcoMulo parte, invece, da Capizzi. I muli Peppe e le sorelle Kessler porteranno Enrico Cerniglia, 24 anni di Monreale, maniscalco, e Giacomo Mancuso Fuoco, 46 anni di Capizzi, vigile urbano ed esperto di antiche tradizioni contadine. lungo il versante orientale della Sicilia passando per Agirà, Ramacca, Palagonia, Vizzini, Caltagirone, Capizzi.
EcoMulo 2016 coprirà i due itinerari nel corso di 12 giorni di marcia, come sempre attraverso sentieri, mulattiere, trazzere e ippovie alla scoperta della Sicilia più antica, per difendere la terra e il grano di Sicilia
6 maggio 2016