Bologna, 19 gennaio 2017 – Orlando Izzo, 50 anni, una lunga carriera agonistica avviata a livello internazionale nel 1994 e proseguita fino al 2015, esperienze vissute all’estero con trainer e cavalieri importanti tra i quali lo statunitense Peter Wylde, laureato in economia e commercio: insomma, una persona che alle spalle ha un buon bagaglio di conoscenze e di preparazione. “Credo di avere una buona esperienza accumulata negli anni sia come cavaliere sia come gestore di un centro ippico in relazione a tutte le dinamiche connesse. Ho attraversato e affrontato tutte le problematiche del nostro mondo, direi proprio a trecentosessanta gradi, con in più le competenze e le conoscenze che mi derivano da una preparazione universitaria e una laurea in economia e commercio. Per questa serie di ragioni credo di poter offrire un utile contributo in seno al consiglio della Fise, rappresentando sia gli interessi dei cavalieri di alto livello sia di quelli dalla vita sportiva più legata ai rapporti con gli allievi e con i concorsi di fascia medio bassa. Adesso che ho cinquant’anni e che sono meno impegnato di un tempo a livello agonistico mi piacerebbe potermi mettere al servizio dello sport che amo e che ho praticato per tutta la vita. Vorrei farlo nel gruppo di lavoro di Vittorio Orlandi perché di lui ammiro molto la passione con la quale ha impegnato tutto sé stesso in questi due ultimi anni, riuscendo a ristabilizzare una situazione economico-amministrativa che nella Fise come sappiamo bene tutti era davvero compromessa. A me è piaciuto molto l’atteggiamento che Orlandi ha avuto nella sua presidenza: mi sembra anche un uomo capace di correggere il tiro là dove ve ne sia bisogno. Soprattutto apprezzo in lui il non voler mai fare il passo più lungo della gamba: nella situazione in cui ci troviamo è fondamentale tenere molto ben presente i margini di movimento”.