PISA – Medie importanti e risultati di alto livello hanno caratterizzato l’edizione 2016 di Toscana Endurance Lifestyle a San Rossore, a cominciare dalla gara più importante, quella sui 160 chilometri e valida come prima tappa dell’HH Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum Endurance Cup Festival. La vittoria è andata allo young rider Sheik Hamed Dalmook Al Maktoum, Emirati Arabi Uniti, in sella a Souletoile de Sommant alla media di 22, 090 km/h, ma la notizia più lieta per l’endurance azzurro è stata il secondo posto di Costanza Laliscia che in virtù di questo prestigioso risultato al cospetto dei migliori del mondo ha conquistato con pieno merito il suo primo titolo italiano assoluto, lei che si è presentata alla prova tricolore forte di due vittorie consecutive nei due anni precedenti nella categoria junior & young riders. L’amazzone perugina del Fuxiateam, in sella a Za’Amah, femmina saura del 2002 delle MRM Stables, allenata da Ismael Mohd. Abdul Rehman, ha chiuso a poche falcate dal vincitore alla media di 22,068 km/h. Anche per questo ha ricevuto dei complimenti speciali da Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti e governatore di Dubai, che ha seguito con grande attenzione la gara di San Rossore.
Al termine della quinta fase la giovane fuoriclasse figlia d’arte – il padre è Gianluca Laliscia, già campione mondiale squadre – era addirittura in testa, ripartendo dopo cancello veterinario davanti al giovane sceicco, che nel tratto finale è riuscito a imporsi. Al terzo posto si è piazzato Saeed Sultan Shames Al Maamri, anch’egli coi colori emiratini, in sella a Siam du Barthas, alla media di 22,066, preceduto di un’incollatura da Costanza Laliscia. Sul podio tricolore accanto a lei la compagna di squadra Carolina Tavassoli su Texane du Croate (19,093 km/h) e Luca Campagnoni su Kida (19,061 km/h). A consegnare i riconoscimenti ì tricolori è stato il presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Vittorio Orlandi, intervenuto a San Rossore insieme a Duccio Bartalucci, responsabile federale delle discipline non olimpiche. “La gara è andata benissimo – ha detto Costanza Laliscia appena scesa di sella – e anche il cavallo è stato speciale. Dopo 160 chilometri in sella e sei tra i primi tre ci credi e punti alla vittoria. Credo che questo secondo posto nella gara forse più importante al mondo voglia dire molto per me e per l’endurance italiano”.
La categoria dei 120 km è stata contrassegnata da un podio tutto degli Emirati: si è imposto Saif Ahmed Al Mazroui su Ramah (media di 26,182 km/h), davanti ad Ahmed Saled Ali Sultan Al Subose in sella a Usmir de Montegut (media 26,179 km/h) e a Sultan Ahmed Al Bloushi su Ballantine 50 (media 26,112 km7h). I concorrenti di questa categoria sono stati velocissimi, arrivando al traguardo con un anticipo di quasi mezz’ora sul previsto dopo un percorso davvero impegnativo ma estremamente scorrevole grazie alle caratteristiche della Tenuta di San Rossore. La gara di 120 km riservata ai cavalieri e amazzoni junior e young riders ha visto imporsi ancora un concorrente emiratino, Hamdan Ahmad Mohd Al Marri, in sella al grigio Fidel d’Elssanne (21, 096 km/h) che ha preceduto i connazionali Ali Ghanim Obaid Al Ali su Vie Facile de Sommant (21,094 km/h) e Salim Said Al Owais su Voyou de Vayrols (21,027 km/h). Infine la prova di 92 km con i primi tre posti ancora appannaggio degli imbattibili cavalieri UAE: ha vinto Khalfan Salman Hassan Al Sabri su Belkem de Piboul (23,556 km/h), davanti a Rashed Ahmed Mohammad Ghanim Al Marri su La Fe 27 (22,071 km/h) e Khalaf Ahmad Saeed Al Ghaith su Valkyrie Kebevoa (22,052 km/h).
Comunicato Stampa SistemaEventi