Bologna, 13 agosto 2015 – Olanda Campione d’Europa di dressage! Il titolo è tutto suo con il 235.629%. A guidarla verso l’oro è la super performance di 82.229% di Edward Gal, cavaliere geniale per interpretazione dei cavalli e per esecuzione dei grafici, in sella a Glock’s Undercover. Il binomio orange inoltre è al secondo posto della classifica individuale, a meno di un punto percentuale dalla “inarrivabile”, almeno fino a qualche gara fa, Charlotte Dujardin in sella Valegro. L’oro dell’Olanda non è solo merito di Gal e Undercover, è il frutto di un vero e proprio gioco di squadra con score che confermano una crescita tecnica costante di tutti i binomi schierati ad Aachen. I parziali che si aggiungo all’assolo di Gal/Undercover sono: Hans Peter Minderhoud/Glock’s Johnson 77.586%, Diederik van Silfhout/Arlando Nop 75.814% e Patrick van der Meer/Uzzo 72.400% (punteggio scartato).
Argento al Regno Unito con il totale di 234.443%. La Union Jack oltre all’assolo finale di 83.243% di Charlotte Dujardin in sella al fuoriclasse Valegro ha sommato i punteggi di Fiona Bigwood con Atterupgaards Orthilia 75.800%, di Carl Hester e Nip Tuck (75.400%) mentre il parziale scartato è il 69.943% di Michael Eilberg/Marakov.
Bronzo con un retrogusto di sconfitta per la Germania (231.157%). Il migliore binomio tedesco è Sprehe e Desperados con il 79.743%, perfomance che sommata a quella di Rath/Totilas (75.971%), von Bredow Werndl/Unee Bb (75.200%) e Werth/Don Johnson Frh (74.900% punteggio scartato), da risultato non “top” per indossare la medaglia più preziosa.
Qualifiche per Rio 2016. I Campionati Europei di dressage oltre ad assegnare il titolo di Campione d’Europa a squadre, individuale e individuale freestyle assegna anche alla prime tre squadre in classifica il pass per la partecipazioni alle Olimpiadi di Rio 2016. Germania, Gran Bretagna e Olanda sono già qualificate per l’evento a cinque cerchi del 2016 grazie ai piazzamenti ottenuti durante i Weg del 2014. Di conseguenza le tre nazioni che “acchiappano” la qualifica per Rio2016 sono Spagna (4° posto), Svezia (5° posto) e Francia (6°posto).
Gli score. Gli “svarioni” ai giudici di dressage succedono durante tutto l’anno e soprattutto in occasione di un evento cardine della stagione agonistica come i Campionati Europei. Il collegio giudicante per il Grand Prix che ha segnato il titolo continentale a squadre e qualificante per il Grand Prix Special era composto da Susanne Baarup (DEN), Katrina Wüst (GER), Annette Fransén-Iacobaeus (SWE), Eduard de Wolff van Westerrode (NED), Jean Michel Roudier (FRA), Anne Gribbons (USA) e Andrew Ralph Gardner (GBR). Un “grand jury” in totale discordia anche per il primo classificato, posizione che solitamente mette d’accordo tutti i giudici anche nei concorsi “sconosciuti” e meno ambiziosi di un Campionato Europeo.
Un altro esempio eclatante di oggi è il punteggio di 75.971% assegnato al binomio tedesco Rath/Totilas, una media con parziali alti e bassi. Per esempio Katrina Wüst, giudice tedesca, ha assegnato Rath/Totilas il 72.900%, Jean Michel Roudier il 71.600% mentre Susanne Baarup (DEN) e Andrew Ralph Gardner (GBR) l’80.100%. Nove punti di percentuale di scarto sono “troppi”. Queste “sviste” dei giudici non giovano al confronto sportivo, allo spettacolo e alla diffusione del dressage, una disciplina Olimpica. Speriamo che la Fei prenda con urgenza seri provvedimenti per le “sviste” dei giudici che da troppo tempo sono molto impegnati in attività di training, di allevamento e di commercio di cavalli da dressage.
Italia. Brilla per coraggio e sangue freddo il Gran Prix di Leonardo Tiozzo in sella a Randon che chiude l’avventura europea di tutti gli azzurri in campo con il 66.614%. Il Team Italia, sponsorizzato da Loro Piana e KepItalia, composto da Leonardo Tiozzo e Randon (66.514%), Ester Soldi Dressage/Harmonia (65.029%), Federica Scolari/Beldonwelt (64.114%), Micol Rustignoli/Fixdesign Corallo Nero (63.729%), coordinati dallo chef d’equipe Laura Conz e supportati dal veterinario Stefano Tassan, dal mental coach Elena Montorsi e dal fisioterapista Mario Ferrante chiude la classifica dell’ingaggio continentale con il 185.657% al 18° posto.