Ginevra, dicembre 2015 – Lo statunitense Kent Farrington è uno dei cavalieri più veloci del mondo. Il suo problema principale è evitare che le barriere cadano. Se le barriere non cadono è praticamente impossibile batterlo. In particolare quando è in sella a Voyeur (ma non solo). Questa sera a Ginevra in occasione della quindicesima finale Rolex/IJRC Top 10, la gara riservata a fine stagione ai primi dieci cavalieri del mondo, se ne è avuta una conferma evidente ed eloquente. Soprattutto perché l’avversario sconfitto altri non è che il numero uno del mondo, il vincitore del Rolex Grand Slam of Showjumping, il vincitore della Top 10 nel 2014, il vincitore dei vincitori: proprio lui, proprio Scott Brash in sella al prodigioso Hello Sanctos. Farrington è entrato per la sua seconda manche come quarto, mentre Brash, autore della migliore prestazione nella prima frazione di gara, sarebbe entrato per ultimo. La consapevolezza di avere un tale avversario ‘dopo’ di lui ha dato a Farrington una determinazione e una… velocità addirittura superiori al solito. Voyeur ha letteralmente divorato il terreno girando e ripartendo e saltando a un ritmo indiavolato pur conservando la massima precisione durante ogni singola falcata di galoppo. Alla fine cronometro fermo a 37.54. Ultimo a partire Brash. Grande tensione. Farrington è attaccato alla balaustra a bordo campo. Brash mantiene la sua solita gelida espressione. Ma sta calcolando come un computer. Sanctos parte con quella falcata impressionante sia per l’ampiezza sia per la rapidità. Dopo i primi due ostacoli sembra che il destino di Farrington sia segnato. Ma Brash ha addosso la pressione del risultato dello statunitense che evidentemente un po’ gli pesa: perché lo costringe a una girata troppo stretta nella quale Sanctos non trova lo slancio sufficiente per proiettarsi in alto e in avanti. Ecco l’errore: e allora mentre Brash rallenta, Farrington esulta: vittoria! Non solo: il francese Simon Delestre rimonta al 2° posto al termine di due favolose manche (0/0) perfettamente in linea con una stagione formidabile, e Daniel Deusser (già vincitore in passato della Top 10) su First Class van Eeckelghem si installa al 3° posto ugualmente grazie al terzo doppio netto della serata. Poi il tedesco Christian Ahlmann su Codex One al 4° posto (0/4), Penelope Leprevost su Flora de Mariposa al 5° posto (0/4), Scott Brash su Hello Sanctos al 6° (0/4), l’irlandese Bertram Allen (il più giovane finalista della storia della gara, con i suoi 20 anni) su Molly Malone al 7° (0/4), il belga Gregory Wathelet su Algorythm all’8° (0/8), Luciana Diniz su Fit For Fun al 9° (8/0) e il tedesco Ludger Beerbaum (dodici finali per lui sulle quindici totali… !) su Chaman al 10° (4/4). Quindicesima finale Rolex/IJRC archiviata. Grande sport. Grande spettacolo. Ora riflettori puntati sul Gran Premio Rolex di domenica: qualcuno inizierà il suo personale Rolex Grand Slam of Showjumping: Brash però ha tutte le intenzioni di riprovarci…
11 dicembre 2015