Vicenza, maggio 2015 – Domenica scorsa alla scuderia Zeta Horse di Vicenza c’è stata una festa molto speciale: quella dedicata a Roberto Corrias y Pintor, cavaliere e istruttore da tempo lontano (almeno fisicamente) dai cavalli a causa di alcuni gravi problemi di salute.
Ma se chiedete di Roberto alla gente di cavalli come si deve vi risponderanno ancora, dopo tanti anni: “Corrias? un bravo istruttore, una buona persona”.
Sarà per questo che tanti dei suoi amici e allievi lo hanno voluto riportare tra loro, in mezzo ai cavalli: starne lontano deve essere stato difficile per chi ha cominciato a montare da ragazzino sotto la guida del nonno, istruttore di equitazione militare spagnolo e perfezionandosi poi con altri maestri dell‘arte equestre.
Finalizzerà queste sue esperienze nel lavoro fatto in Algeria, Marocco e Tunisia per alcuni imprtanti allevamenti di Puro Sangue Arabi e nell’attività di istruttore, che svolgerà prevalentemente a Verona e Vicenza, per tanti anni.
Poi i problemi di salute, sempre più gravi che alla fine gli hanno impedito non solo di montare a cavallo ma anche di muoversi e comunicare liberamente: ora Roberto usa un computer con uno speciale visore per “parlare” telematicamente, ma quello che ha seminato quando stava bene non è andato perduto.
E i suoi amici lo hanno voluto ancora con loro, almeno per una giornata, e sperando ce ne siano tante altre così: a parlare di cavalli, farsi consigliare sul lavoro di qualche puledro e ricordarsi tutti l’un l’altro, tacitamente, che quello che fa un vero cavaliere sono le qualità che ti soccorrono anche quando si è costretti a smontare di sella.
Roberto è ancora un maestro e un cavaliere: e ha bravi allievi.
Roberto Corrias y Pintor con Retina R., qualche anno fa
Grazie a Anna Roberta Rosara e alle signore della Accademia Monta in Amazzone per aver organizzato questa festa.
26 maggio 2015