Verona, novembre 2015 – Fieracavalli Verona è il posto dove incontri gente con cui ti piace parlare. Perché condividi gli stessi interessi, la stessa passione, a volte lo stesso mestiere o per lo meno gli stessi problemi.
Così anche se per i 365 giorni che ti separano dalla edizione precedente non ti sei visto con quacuno, basta sedersi da qualche parte a guardare i cavalli che il discorso ripiglia vita come se lo avessi lasciato lì solo il giorno prima, e ti fossi allontantato solo per sellare un cavallo e farti una passeggiata, o un paio di salti o un po’ di lavoro in piano.
Oggi allo stand di Cavallo Magazine è venuto a trovarci Silvano Querini, una di quelle persone che chi fa il nostro mestiere conosce da quella volta che sei andato a fare un articolo e ti hanno dato un cavallo da montare. E dal cavallo che ti dà qualcuno capisci molte cose: come monta, come sa capire le persone, come è davvero di carattere – che i cavalli non nascondono niente, raccontano tutto, più che un trattato di grafologia per chi sa leggere la calligrafia.
Perché i cavalli sono vivi, e non sanno raccontare bugie.
Basta guardarli come si muovono, come si mettono – ti dicono tutto. Siamo seduti con Silvano tra il padiglione 9 e le capannine di ristoranti e paninari, ormai un rito da tanti anni: ci prendiamo mezz’ora, una birra e seduti a un tavolino guardiamo passare la gente, i cavalli, e lasciamo uscire le parole e i pensieri.
Silvano è mezzo tedesco, ogni tanto tira fuori una parola che non capisco -“Bremsen”, frena, è quella di oggi.
Prenditela calma, datti il tempo di guardarti intorno. Osserva, non dimenticarti di fare attenzione a come si muovono le persone – più che a quello che dicono, oppure oltre.
Perché sono come i cavalli, hai mai provato ad osservarle così? guarda come quello si appoggia all’altro, o come l’altro è chiuso e si protegge serrando le braccia, o le gambe…osserva come mettono i piedi, se ti dicono che sono chiusi sulla difensiva o apertamente fiduciosi e quindi sinceri.
Fieracavali è perfetta per questo, perché passano persone e cavalli in quantità, c’è da fare un trattato di sociologia oltre che di etologia – a cominciare da come sta uno seduto al tavolo mentre si beve qualcosa in compagnia.
Bremsen dice Silvano, frena. Non lasciarti trascinare dalla fretta, dalla cattiveria, dalla rabbia,
Frena, e pensa un po’ di più. Oggi tutti parlano così in fretta, tutti sono sempre lì a condividere cose su Facebook, e che caspita di Facebook: ci sono sempre cose che fanno arrabbiare, gente che litiga e non si capisce, e invece di parlare vuole solo urlare e far tacere gli altri.
Sarebbe bello fare un altro faccialibro dice Silvano, un Facebook di cose belle: #happyhorsebook, una cosa così.
Perché se sei positivo richiami cose positive, se dai importanza alle cose belle ne arrivano altre, ancora più belle – o comunque serene, sorridenti, rasserenanti.
L’idea ci è piaciuta, la vogliamo condividere con voi: ma sappiatelo, è una di quelle che saltano fuori bevendo una birra con un amico, a Verona, guardando passare quelle meraviglie di Dio che sono i cavalli.
6 novembre 2015