Rignano sull’Arno, 26 novembre 2015 – Con tutta probabilità qualcosa e qualcuno ha sbagliato il tiro. La vicenda dei nove cavalli di Rignano sull’Arno (che trovate riassunta in questo articolo) rischia di aver solo prodotto un caso non del tutto appurato.
Infatti, a smentire alcune prese di posizione, ci ha pensato l’Asl di Firenze nella sua relazione. A darne notizia è il comune di Rignano sull’Arno attraverso una nota pervenuta alla Polizia municipale. Va detto, inoltre, che le prime avvisaglie di una battaglia iniziata male si erano già viste con la mancata convalida del sequestro dei nove equini.
Per rafforzare la tesi la Asl ha effettuato un sopralluogo il 23 novembre e consegnato al comune di Rignano la relazione. “[…] gli animali detenuti – recita l’estratto della relazione diffuso dal comune – non presentavano segni clinici evidenti di malattie infettive e diffusive e si trovavano in buono stato di nutrizione ad eccezione di un soggetto [..]. Non sono stati riscontrati segni riconducibili a maltrattamento degli animali presenti e complessivamente lo stato di nutrizione degli stessi è risultato migliore rispetto a quanto verificato nei precedenti controlli. Al momento del sopralluogo gli animali erano regolarmente alimentati ed abbeverati”.
Per quanto riguarda il cavallo che presentava problemi respiratori, come era stato indicato a suo tempo dall’associazione Italian Hourse Protection, pare si tratti di un comune “asma da fieno”. Una questione che nel complesso pare finita bene per gli animali anche se ci saranno, con tutta probabilità, conseguenze legali legate alla gestione della cosa.
I nove cavalli, infatti, sono già stati consegnati volontariamente, da parte della proprietà, a un altro maneggio.
di ANTONIO DEGL’INNOCENTI
27 novembre 2015