Cheltenham, marzo 2016 – Oggi comincerà il Festival di Cheltanham 2016: 4 milioni e 100.000 Sterline totali di monte premi, 250.000 visitatori previsti e una serie di corse ad ostacoli da contentare il più insaziabile degli appassionati ippici.
Un evento importante dal punto di vista sportivo ed economico, che l’ippofila Albione si guarda bene dal lasciar morire (o dall’uccidere, tout court) tramite politiche di gestione assurde come quelle che hanno affondato il settore in altri paesi europei (e vi lasciamo immaginare a quale, in particolare, ci stiamo riferendo).
Qui in Gran Bretagna le scommesse ippiche funzionano eccome, sono la colonna portante del settore: basta guardare la trovata pubblicitaria di William Hill (una delle più solide agenzie di scommesse europee, quotata in Borsa a Londra) per l’apertura di Cheltenham.
Cosa si sono inventati questa volta direte voi, un altro concorso di cappellini per le signore più eleganti presenti alle corse? Macché, stavolta l’elegantone è un Lui.
E che Lui: si tratta di Morestead, un cavallo da corse ad ostacoli dalla bella carriera che è stato usato come modello per il primo completo a tre pezzi in vero Harris Tweed mai confezionato per un cavallo. Pantaloni, gilet e giacca perfettamente tagliati sulle misure del sauro, che ha sfoggiato anche un impeccabile berretto nello stesso prestigioso tessuto.
In pendant anche il suo jockey, Sir Anthony McCoy, che tante volte lo ha condotto vittorioso al traguardo: il completo di Morestead è stato disegnato da Emma Sandham-King, che lavora per Alexander McQueen e ha richesto quattro settimane di lavoro per essere terminato – ma la casa di mode ci tiene a precisare che Morestead è stato sempre impeccabile durante le prove.
Cosa ha determinato la scelta del tessuto? il fatto che gli spettatori del Cheltenham Festival, secondo le statistiche, indossino ogni anno abiti in Harris Tweed che richiedono (all’incirca) 321 kilometro e mezzo del prezioso manufatto, prodotto sulle isole Ebridi, in Scozia, nelle cittadine di Harris, Lewis, Uist e Barra utilizzando lana lavorata in loco.
Qui il festival di Cheltenham e qualche informazione sulla manifattura scozzese dell’Harris Tweed
Per curiosità: in che tessuto vi farete fare la prossima giacca? scommettiamo dieci a uno che vi verrà voglia di indossare proprio un Harris Tweed…
15 marzo 2016