fonte ANSA
Londra, ottobre 2015 – L’amore dei sudditi della Regina Elisabetta per gli animali e la natura incontaminata comporta, da un lato, un grande rispetto per l’ambiente ma sul fronte opposto anche molti inconvenienti per le automobili, percepite come ‘intrusè nella campagna e nelle riserve naturali anche se stanno normalmente circolando sulle strade.
Tutto questo costa alle compagnie britanniche di assicurazioni il corrispettivo di quasi 1,4 milioni di euro ogni anno. Infatti, secondo una ricerca della compagnia di assicurazioni Saga riportata dal magazine Auto Express, sono numerosissimi gli episodi in cui cavalli, bovini e perfino oche hanno causato gravi danni alle automobili o altri veicoli a motore.
È recente il caso, per esempio, di una dozzina di cavalli che nel Dartmoor National Park nel Devon si sono dedicati alla ‘pulizià con la lingua della carrozzeria di un ignaro automobilista che aveva parcheggiato la sua vettura nelle vicinanze di un prato. Al suo ritorno la vernice era così rovinata che il conto del carrozziere ha superato i 1.600 euro.
Dei 500 casi di rimborsi che vedono come ‘contropartè uno o più animali, Auto Express cita poi lo sconquasso creato da una mucca in fuga in un parcheggio (1.100 euro), quello di un‘anatra che, in volo sotto alla volta di un ponte, si è scontrata in pieno con un’auto (2.000 euro) o, ancora, di un gatto rifugiatosi pericolosamente nel vano motore che ha provocato gravi danni alla meccanica (5.400 euro).
Roger Ramsden, CEO di Saga Services, ha invitato dalle pagine di Auto Express a tenere un comportamento molto attento quando si guida o si posteggia in zone dove gli animali sono liberi – consiglio che vale evidentemente anche per molte parti dell’Italia – ma ha ammesso che «è praticamente impossibile prevedere il momento in cui ci si imbatte nel volo a bassa quota di un’anatra o nel guizzo di un cervo selvatico».
21 ottobre 2015