Cambridge, aprile 2015 – Durante i lavori di scavo per la costruzione di un nuovo campus dedicato alla biomedica nell’area della città universitaria di Cambridge sono venuti alla luce, tra cocci di ceramica e tracce di scavi per l’estrazione della ghiaia, anche i resti di un cavallo risalente ai primi anni della dominazione romana: il ritrovamento è inconsueto perchè lo scheletro è completo e intatto, porta le tracce di una frattura agli arti che però aveva avuto il tempo di cominciare a guarire prima della morte del soggetto.
La zona attorno era una cava di ghiaia, utilizzata dai romani che nel 40 d.C. invasero la zona e vi si insediarono: era un punto ideale per controllare il fiume Cam e la Via Devana che arrivava sino alla moderna Colchester, e divenne presto un centro importante – ancora oggi sono visibile muri di cinta e strade dell’epoca.
Il cavallo che è stato ritrovato le ha percorse, chissà se come addetto al traino dei carretti di ghiaia o come cavalcatura pregiata di qualche personaggio importante: ma questo lo potranno dire solo le ricerche, già cominciate dal team di archeologi che si sta occupando del ritrovamento.
Anche in questo caso, esattamente come per il cavallo di Vimercate, siamo curiosissimi di sapere cosa diranno le ricerche.
Un modo per avvicinarci a cavalli così lontani da noi, che immaginiamo però così uguali ai nostri di oggi: basta solo sapere quale dei tanti, meravigliosi e diversi tipi equini che abbiamo la fortuna di avere per amici.
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3 aprile 2015