Bologna, 31 luglio 2015 – Il via libera al Global Champions League, l’innovativo campionato a squadre ideato da Jan Tops, già fondatore della formula vincente del ricco Global Champions Tour, arriva dalla Belgian Competition Authority con la decisione del 27 luglio 2015 (clicca qui per la versione integrale), l’antitrust del Belgio con sede a Bruxelles.
Il Gcl aveva presentato a giugno una denuncia alla Bca relativa alla violazione del diritto di libera concorrenza dell’Unione europea da parte della clausola di esclusiva della Fei – Fei General Regulations 23d edition – article 113 (4) – . Predetta clausola proibiva ai cavalieri, ai cavalli e agli ufficiali di gara registrati Fei di partecipare ad un evento autorizzato dai quartieri generali di Losanna se nei sei mesi precendenti avevano partecipato ad un evento non-Fei.
Il garante belga si è espresso con una sentenza provvisoria che obbliga la Fei a sospendere la clausola di esclusività. Inoltre la Bca obbliga la Fei ad informare per iscritto le federazioni nazionali, i cavalieri e gli ufficiali di gara della sospensione della clausola entro il 31 di agosto.
Il presidente Global Champions Tour Jan Tops a seguito del provvedimento dell’antitrust belga ha dichiarato: “Accogliamo con favore questa importante decisione da parte della Belgian Competition Authority, che ora ci fornisce un chiaro percorso per far partire il Global Champions League nel 2016. Sono felice che ora vi è chiarezza per tutti, per i cavalieri e per gli investitori e siamo impazienti di lanciare questa fantastica competizione”.
Frank H. McCourt, Jr., comproprietario del Global Champions Tour, ha commentato: “Questa decisione da parte della Belgian Competition Authority, rappresenta un momento storico e di trasformazione nello sport del salto ostacoli. Si invia un messaggio forte e deciso, il fair play e una concorrenza aperta sono i pilastri del salto a ostacoli, così come nel calcio, nel cricket, nella pallacanestro, e via dicendo. Fino ad ora, la clausola di esclusività della FEI aveva soffocato lo sviluppo e la crescita del salto ostacoli. Questa decisione apre la porte per l’innovazione dello sport e, in ultima analisi, va a beneficio dell’intera comunità del salto ostacoli, dai cavalieri, agli appassionati e proprietari di cavalli, dai media agli sponsor”.