Bologna, 20 novembre 2022 – «L’obiettivo non era il monumento, né il cavallo, né l’arte». Questa la dichiarazione di Aruanu e Rachel, gli attivisti del movimento “Dernière Rénovation” che per protesta hanno dipinto di arancione una delle statue equestri di Parigi.
Si tratta di “Horse and Rider”, il monumento dello scultore e pittore statunitense Charles Ray, opera che si trova davanti alla sede della collezione Pinault, all’ingresso della Borsa parigina.
Con l’eclatante azione, gli attivisti francesi avrebbero condannato la mancanza di azioni concrete dei leader mondiali durante la Cop27 di Sharm el-Sheikh, in Egitto.
“La campagna francese di resistenza civile afferma la propria appartenenza al movimento civico internazionale che reclama azioni forti dei governi in favore di una reale svolta ecologica, sociale e climatica” hanno dichiarato.
Secondo gli attivisti, azioni come quella di Parigi, servirebbero a puntare l’attenzione sui “rischi gravissimi legati al riscaldamento climatico”.
Al cavaliere di Ray è stata ‘fatta indossare’ una t-shirt con la scritta: “858 days left”. Tanti sarebbero i giorni – secondo un rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Giec) – per limitare le emissioni di Co2.