Roma, 29 dicembre 2016 – Il loro debutto in società sarà il 7 gennaio 2017, il giorno della Festa del Tricolore quando al cambio della guardia solenne in piazza del Quirinale tra gli altri cavalli ci saranno anche loro: Isacco, Fosforo e Futuro, i tre nuovi Murgesi in forza al Reggimento Corazzieri.
E quale giorno migliore per festeggiare finalmente un successo dell’allevamento italiano? già, perché da anni in tanti aspettavamo questo momento: vedere finalmente uno squadrone di soggetti Made in Italy in mezzo ai tanti (peraltro adorabili) Irlandesi, Polacchi e Tedesconi che finora hanno avuto la parte del leone nel formare la rimonta delle guardie d’onore del nostro Presidente della Repubblica. Per il momento sono solo una avanguardia, ma l’obiettivo è formare un intero squadrone quello dei morelli (l’altro è formato da bai) di cavalli Murgesi.
Mica facile del resto trovare l’altra metà del binomio per questi marcantoni alti da un metro e novanta centimetri in su, fisicamente più che prestanti (“…e armoniosi”, come specificano i requisiti di arruolamento): occorrono soggetti non solo di una altezza la garrese di almeno 174 centimetri ma che siano anche altrettanto solidi (e armoniosi!) dei loro cavalieri.
E di carattere affidabile e tranquillo, in grado di affrontare senza troppa agitazione gli imprevisti e la confusione delle occasioni ufficiali: ideali quindi i nostri cavalli delle Murge, collaborativi e pieni di buona volontà.
«I cavalli italiani quasi mai per natura superano l’asticella di un metro e 75 al garrese – chiosa il colonnello dei carabinieri Alessandro Casarsa,comandante del Reggimento Corazzieri – Ed è chiaro che per il nostro Reggimento, formato da uomini giganti che vanno da un metro e 90 fino ai 2.07 del corazziere Bassetto (fa proprio così di cognome ndr) con dieci chili di peso supplementare tra elmo e corazza, sono necessari cavalli adeguati. Per questo siamo sempre andati a pescarli all’estero. Ora, però, a forza di esperimenti, selezioni e incroci di sangue nel centro di allevamento equestre di Martina Franca, in Puglia, sono nati questi tre puledri (già 1,74 al garrese) che possono segnare la svolta. Cavalli solo italiani e a costo zero. Anche questo è un aspetto da non sottovalutare. Così finalmente è nato il cavallo murgese corazziere, facendo accoppiare gli stalloni e le fattrici più slanciate della razza indigena».
Il comandante del Gruppo Squadroni, Gaspare Giardelli, si sofferma sulle loro note caratteristiche personali: i cavalli dei corazzieri infatti devono essere «…buoni di indole e avere una predisposizione naturale a lavorare in mezzo alla folla, per non correre il rischio d’imbizzarrirsi al primo suono di clacson o se una vecchietta lungo i Fori Imperiali apre a scatto il suo ombrello o un bambino agita a pochi metri una bandierina».
Isacco, Fosforo e Futuro provengono dall’allevamento Galeone di Martina Franca appartenente del Corpo Forestale delo Stato, quindi sono davvero fatti in casa: anche questo un aspetto positivo, a fornte delle ristrettezze di bilancio che attanagliano anche l’Esercito e che fanno sicuramente preferire una produzione interna che non l’acquisto di cavalli sul mercato internazionale, con tutti i costi (anche di commissioni esaminatrici…) che questa soluzione comportava.
Un ottimo modo di festeggiare l’altro avvenimento importante di inizio anno, l’integrazione del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma: sarà operativa dal 1° gennaio 2017, e se da un lato termina la lunga e gloriosa storia di questa forza di polizia del tutto speciale, sempre così vicina ai cavalli ed ai loro amici (quanti interventi di soccorso e aiuto hanno effettuato i Forestali in situazioni pericolose o di disagio?) dall’altro c’è la tranquillità di sapere che personale (e cavalli) del Corpo Forestale hanno trovato una nuova casa presso l’Arma.
Una nota sui cavalli italiani al Quirinale: di pionieri ce ne sono già stati, e più precisamente Berto di Marzaglia (Sella Italiano proveniente dall’allevamento modenese di Vittorio Ortalli) ed un Murgese proveniente dall”allevamento Fusillo.
Che evidentemente ha fatto una gran bella figura al Quirinale, se adesso vede richiamati alle armi i suoi confratelli di razza…
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