Rio de Janeiro, agosto 2016 – Notizia che fa notizia per quanto proprio a ciel sereno non sia arrivata: Ludger Beerbaum si ritira dalla maglia nazionale, lui, a breve cinquantatré all’anagrafe, che ha rappresentato il proprio Paese in campionati e Olimpiadi per quasi trent’anni.
“Una leggenda del proprio tempo, un uomo di cavalli completo ed che è profondamente inserito nell’evoluzione del nostro sport”, sono state le parole di commento alla notizia di John Roche, Jumping Director della Federazione Equestre Internazionale.
Il cavaliere tedesco ha sempre desiderato fermarsi in un momento sportivo alto, così farà la sua ultima apparizione in giacca rossa in occasione della finale di Furusiyya FEI Nations Cup a Barcellona il prossimo settembre. Un appuntamento che si carica già di emozione, visto che il Real Polo Club della città iberica è dove ventiquattro anni prima Ludger indossò l’oro olimpico individuale.
“È stata una decisione difficile da prendere – ha detto oggi anche se, assicura, non lascerà completamente lo sport – sto lavorando ad un certo numero di progetti e mi concentrerò sulla mia scuderia a casa, sull’addestramento e sulla vendita di cavalli”. Insomma, la sua influenza nell’ambiente non scenderà di certo visto che il suo centro, il Riesenback International che ha aperto solo lo scorso anno, accoglierà concorsi nazionali, clinics e seminari internazionali.
Oltre al lavoro su campo europeo, Beerbaum supporterà ulteriormente, in quanto Presidente della Longines World Equestrian Academy, lo sviluppo del settore nel continente asiatico.
“È bello sapere che continueremo a trarre benefici dalla sua lunga esperienza negli anni a venire – ha aggiunto Roche – resterà una delle figure di riferimento”.
“Non mi annoierò! – ha scherzato il cavaliere – sono grato di aver rappresentato la Germania come cavaliere per tutti questi anni, adesso passo il lavoro ai miei colleghi più giovani”.
Il primo oro olimpico a squadre arrivava per lui a Seoul su The Freak nel 1988, ed altre due si sono aggiunte ad Atlanta nel 1996 in sella a Ratina Z e a Goldfever a Sydney nel 2000. A titolo individuale c’è stata poi la vittoria memorabile già menzionata con Classic Touch del 1992.
Alla sua settima edizione a cinque cerchi, il Kaiser ha aggiunto proprio ieri una quinta medaglia, quella di bronzo. Per non contare i due ori, un argento e un bronzo ai campionati del mondo, sei ori, tre argenti e due bronzi ai campionati europei, per un palmares sotto la bandiera tedesca che lo annovera tra gli inarrivabili della storia del salto ostacoli.
18 agosto 2016