Reykjavik, 31 agosto 2017 – D’ora in poi i cavalli Islandesi che dovranno essere iscritti ai registri ufficiali della razza potranno avere solo nomi tipicamente islandesi: così ha deciso la Feif, la Federazione Internazionale delle Associazioni Allevatori Cavalli Islandesi.
Questo per due ragioni:
a) porre un freno all’abitudine isolana, sempre più frequente, di mettere nomi davvero poco eleganti ai cavalli (pare che ultimamente i più gettonati siano decisamente trash);
b) tipicizzare una delle produzioni più caratteristiche e particolari dela Terra dei Ghiacci: anche da un punto di vista del marketing, il cliente estero è più gratificato da un cavallino dal bel nome vikingo piuttosto che da un banale appellativo che starebbe bene a qualunque altro tipo equino.
Volete mettere un bel Arnviður frá Hveragerði, piuttosto che Hrafnfinnur frá Kvíarhóli? …una volta imparata la pronuncia ovviamente!
Ma i piccoli draghi Islandesi, come risaputo, oltre a qualche marcia in più (ambio e tölt) hanno anche un cuore grande così: quindi risponderanno ugualmente alla vostra chiamata, anche se non avrete sciaquato per bene i panni in Ölfusá.
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