Aquisgrana, agosto 2015 – Anche questa volta non è andata. Da quando è entrato in vigore il sistema della qualifica per partecipare alle Olimpiadi l’Italia ha fallito cinque volte e si è qualificata una. Non ci siamo qualificati per Atlanta 1996 (poi abbiamo partecipato grazie a un ripescaggio), Sydney 2000, ce l’abbiamo fatta per Atene 2004, poi niente da fare per Pechino 2008, Londra 2012 e adesso Rio de Janeiro 2016. Purtroppo non c’è molto da dire, se non che un fallimento continuo come il nostro dimostra che il problema non è di oggi, né di ieri, né dell’altroieri. Oggettivamente la realtà amara è questa: oltre a mancare la qualifica olimpica, la continuità negativa del nostro andamento si manifesta nel corso dei decenni nel non riuscire a vincere la Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena, nel non riuscire a essere competitivi nei campionati internazionali, nel non riuscire a stare nel gruppo di nazioni che compongono la serie A (Super League, Top League o Divisione 1 che dir si voglia). Ed è così da decenni: non da oggi – ripetiamo – o da ieri o dall’altro ieri. Oggi anzi non si può rimproverare quasi nulla agli azzurri che hanno gareggiato ad Aquisgrana. Daniele Da Rios è stato semplicemente meraviglioso; dopo una positiva prova ieri, oggi pomeriggio ha portato a termine una prestazione spettacolare: andatura regolare, cavallo in pieno ritmo ed equilibrio, mai un momento di contrasto, mai un momento di difficoltà, un percorso netto da applausi, un capolavoro di tecnica, concentrazione, scorrevolezza e – davvero – semplicità su un percorso da Campionato d’Europa. Da Rios l’esordiente, Da Rios l’ultimo arrivato nella squadra azzurra e agli alti livelli internazionali, Da Rios straordinariamente bravo. Senza dimenticare – ovvio – un cavallo che ha dimostrato una disinvoltura quasi sorprendente: For Passion guidato e cresciuto negli anni sotto la sella del suo cavaliere ha raggiunto una maturità e una consistenza davvero eccellenti. Quindi Daniele Da Rios ha fatto una bella rimonta nella graduatoria individuale mantenendo inalterato il distacco dalle vetta, dove si trova sempre la magnifica Penelope Leprevost autrice in sella a Flora de Mariposa ugualmente di un ottimo percorso netto: ieri tra lui e lei c’erano trenta avversari, oggi ce ne sono quattordici e 3.70 punti di distacco… Stiamo pur sempre parlando di una situazione fluida, perché domani nella seconda manche della seconda prova (alla quale partecipano le prime dieci squadre – quindi Italia fuori visto che siamo al 12° posto – e i primi cinquanta individuali) può sempre succedere di tutto. Ma quanto importante, anzi determinante possa rivelarsi una barriera caduta lo sa bene Piergiorgio Bucci, che oggi a causa di un maledetto errore sul largo di ingresso della gabbia di larghi (ultimo ostacolo del percorso) è sprofondato dal 9° al 24° posto (ma comunque con un distacco dal vertice di 5.67): un maledetto errore perché la prestazione di Catwalk è stata favolosa, tanto da far credere nello zero… Sì: un maledetto errore. Su quello stesso ostacolo poi ha preso quattro punti anche Lorenzo De Luca con Geisha van Orshof, che comunque aveva già un errore precedente: adesso il nostro cavaliere è al 49° posto con 11.88, quindi per un pelo rientra tra coloro i quali domani affronteranno la seconda manche. Infine – purtroppo – Emanuele Gaudiano con il ritardo accumulato ieri e i due errori di oggi finisce qui il suo Campionato d’Europa: oggi non c’è stato il riscatto che si auspicava. In effetti i nostri risultati non sono certo comparabili con quelli – per esempio – della Svizzera, che deve ugualmente guadagnare il biglietto per Rio: ieri i rossocrociati avevano cominciato malissimo (13° posto), per poi scatenarsi oggi con tre percorsi netti e un quattro, e risalire così fino alla sesta posizione. Questo per dire che non c’è storia: si possono fare anche percorsi meravigliosi ed emozionanti, ma se non si portano a casa gli zero in serie oggi non si va da nessuna parte. Però attenzione: se il destino dell’Italia ormai è segnato con questo 12° posto, non altrettanto si deve dire per la classifica individuale. Abbiamo visto quali sono gli effetti di un percorso netto (Da Rios) e di un quattro penalità (Bucci): domani sarà un’altra giornata di passione e sofferenze, ma possono anche succedere cose belle per i nostri due azzurri (De Luca sembra un po’ escluso in effetti). Se Daniele e Piergiorgio faranno quello che hanno dimostrato di poter fare molto bene sia ieri sia oggi… beh, forse qualche gioia potremo viverla anche noi insieme a loro. Domani ci saranno le medaglie per le squadre; si stabiliranno le tre rappresentative che guadagneranno la qualifica olimpica (insieme a quelle già qualificate); si scoprirà chi saranno gli individuali che domenica andranno a giocarsi il podio loro riservato. Una cosa è certa: Bucci e Da Rios avranno dentro una gran voglia di fare bene, molto bene. Speriamo di potercela godere fino in fondo, quella voglia.
20 agosto 2015