Comunicato stampa Jumping Verona
Verona, novembre 2015 – Una gara letteralmente dominata dall’inizio alla fine.
Prima a entrare in campo tra i 43 cavalieri al via nella prima manche del Premio Prestige (ostacoli a 1.55m), categoria conclusiva della prima giornata di Jumping Verona, la ventiquattrenne statunitense ha chiuso la parte inziale della sua prova senza errori e stabilendo il miglior tempo di manche.
L’amazzone americana, nota al grande pubblico per essere la figlia del ‘Boss’ della rock music Bruce Springsteen, ha affrontato per prima anche il barragge in sella alla sua Davendy S. Anche in questo caso nessun ostacolo abbattuto e cronometro bloccato sul tempo di 31.24. Responso cronometrico che nessun altro dei 13 cavalieri entrati al barrage è riuscito a superare, neppure da un fuoriclasse come il tedesco Ludger Beerbaum, lo svizzero campione olimpico in carica Steve Guerdat, o l’astro nascente del salto ostacoli mondiale e vincitore lo scorso anno del Gran Premio FEI Longines World CupTM presented By Fixdesign, il ventenne irlandese Bertram Allen. Unico ad avvicinare Jessica Springsteen è stato cosi il francese Simon Delestre, che ha chiuso al secondo in sella a Hermes Ryan, anche lui senza penalità e distanziato di soli 21 centesimi di secondo (0/31.47). Al terzo e quarto posto, altra nota lieta della giornata per l’equitazione tricolore, i binomi Piergiorgio Bucci/Casallo Z (0/31/83) e Luca Maria Moneta/Connery (0/31.99), rispettivamente terzi e quarti nella classifica finale.
“Sono contenta perché lavoro duro da anni per arrivare a questo livello e per ottenere questi risultati. Monto Davendy solo da un anno ma ho subito trovato con lei un ottima intesa. Mi piace Verona e mi piace questo concorso, perché grazie alla buona organizzazione della manifestazione, ho tempo di preparami alle gare e anche di vistare questa splendida città”, ha spiegato al termine della premiazione Jessica Springsteen. L’amazzone americana ha poi aggiunto: “Normalmente si pensa che chi entra per primo in barrage, non avendo riferimenti stabiliti da altri cavalieri, sia svantaggiato. Io invece preferisco essere tra i primi perché così non ho l’ansia di dover rincorrere qualcuno. Penso alla mia gara e ad andare veloce e basta, per me è meglio!”.
7 novembre 2015