L’Aquila, febbraio 2016 – A Campo Imperatore quando il tempo si fa brutto c’è da prendere paura, anche a Ferragosto: si trova a 1800 metri di altezza nel massiccio del Gran Sasso, l’ambiente è magnifico ma a queste quote non è certo il caso di farsi cogliere di sorpresa dagli imprevisti meteo.
Cosa accaduta nel settembre del 2014 a due turisti svizzeri che con i loro tre cavalli hanno pensato bene di rifugiarsi nella chiesetta della Madonna della Neve, che si trova a un passo dalle strutture dell‘hotel Campo Imperatore.
Gabriele Reutimann e Felix Rudolf Muntwiler, in quella sera da tregenda, hanno aperto le porte della chiesina e fatto entrare i loro cavalli: sembra però che fosse stata loro segnalata una soluzione alternativa, evidentemente non ritenuta utile da parte loro.
Il giorno dopo hanno abbandonato la chiesa che è stata ripulita da alcuni volontari, ma il pavimento è rimasto danneggiato dai ferri dei cavalli che avevano i ramponcini: al di là dell’accusa di vilipendio di luogo sacro (a Nostro Signore, ne siamo sicuri, non danno fastidio i cavalli) il gruppo alpini che l’ha ristrutturata e la cura e i frequentatori della piccola cappella sono rimasti offesi dal fatto che i due se ne siano andati dopo aver sporcato e danneggiato cose altrui, senza avvertire nessuno.
Una situazione che ha ben poco da spartire con la benedizione dei cavalli a Siena, citata dall’avvocato difensore dei due svizzeri come precedente a loro favore: lì i cavalli sono attesi e accompagnati da tutto un popolo, che tra l’altro si organizza in modo da ripulire per bene non appena il cavallo da benedire fiantasse in luogo sacro.
La cappellina nel 1993 era stata benedetta da Papa Woytyla, gli svizzeri dovranno presentarsi in Tribunale il prossimo 4 maggio.
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16 febbraio 2016