Pisa, lulgio 2016 – Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato anche nel secondo round di Toscana Endurance Lifestyle 2016. A una sola settimana di distanza dalle grandi emozioni vissute in occasione del primo atto di uno dei più grandi eventi di endurance a livello mondiale, le cinque gare che si sono svolte ieri all’ippodromo di San Rossore hanno portato alla ribalta altrettanti binomi per i quali non è difficile prevedere un futuro importante. Anche stavolta il percorso pisano ha esaltato i valori tecnici uniti a medie importanti, che hanno creato le condizioni giuste per gare veloci e capaci di regalare colpi di scena a ripetizione fino al traguardo. I più emozionanti sono stati senza dubbio quelli regalati dalla 120 chilometri che ha richiamato a San Rossore amazzoni da dieci nazioni. A vincere è stata l’argentina Catalina Bastons in sella a Cazon Mesina, capaci di dettare il ritmo della gara dal primo all’ultimo chilometro senza permettere alcun recupero da parte della avversarie. Hanno provato il colpaccio le francesi Melody Theolissat e Barbara Chavardes, ma la loro poderosa rimonta s’è fermata ai piedi del gradino più alto del podio: l’ultimo giro alla media di oltre 25 km/h ha consentito loro di superare Martina Settembre, ma non di colmare del tutto il divario “scavato” dalla Bastons.
Alto livello anche nella CEI2* 120 km, nella quale – così come nella prova sulla stessa distanza riservata agli junior e young riders – è andata in scena l’ennesima prova di forza da parte dei cavalieri degli Emirati Arabi Uniti. Ghanim Said Salim Al Owaisi, Adula Ghanim Al Marri e Mohamed Aida sono arrivati tenendosi per mano con il connazinale Rashid Mohd Ibrahim Al Baloushi dopo una convincente gara di testa, ma non da meno in fatto di qualità della prestazione sono stati il francese Jean Philippe Frances (quinto) e la vicecampionessa italiana Carolina Tavassoli Asli (settima). Prova di spessore anche per l’altra grande protagonista dell’endurance italiano, Costanza Laliscia. La sedicenne perugina, fresca di campionato italiano, ha portato in gara un solido Vino du Barthas, sesto al traguardo della 120 chilometri junior e young riders, vinta dall’emiratino Mohd Ahmad Mohd Ghanim Al Marri. Vittoria meritata e applausi, nella 92 chilometri, per l’umbro Wladimiro Marani.
CEI2* 120 km Ladies: Catalina Bastons (Arg) su Cazon Mesina alla media di 21,257 km/h, 2. Melody Theolissant (Fra) su Tikem (21,104 km/h), 3. Barbara Chavardes (Fra) su Un Atout de Rouasse (21,58 km/h).
CEI2* 120 km: 1. Ghanim Said Salim Al Owaisi (Uae) su Tamia du Durzon alla media di (23,490 km/h), 2. Adula Ghanim Al Marri (Uae) su Selidol de Lap (23,488 km/h), 3. Moham ed Aida (Uae)con Salsa des Feignes (23,487km/h).
CEI1* 92 km: 1. Wladimiro Marani su Aigoual Dimnah alla media di 19,471 km/h, 2. Antonio Vaccarecci su Quality girl (16,025km/h), 3. Sergio Parmegiani Palmieri su Samyra Famoso (16,013 km/h).
CEIYJ2* 120 km: 1. Mohd Ahmad Mohd Ghanim Al Marri su Medjai d’Ecouves alla media di 18,957 km/h, 2. Salim Said Al Owais su Uanakim Roch’hellou (18,956), 3. Hamdan Ahmad Mohd Al Marri su Toscane du Barthas (18,955).
Comunicato Stampa Sistema Eventi – Paolo Manili