Bologna, 17 novembre 2017 – Il presidente del Consiglio dei Ministri italiano Paolo Gentiloni, nel pomeriggio di mercoledì 15 novembre 2017 a Bologna, ha preso parte come annunciato al “taglio del nastro” del primo e più esteso Parco a tema dedicato all’agroalimentare, alla biodiversità animale e vegetale ed al cibo di qualità e ecosostenibile: “FICO Eatalyworld ” – cosi è stata chiamata la grande struttura che sorge nei pressi della zona fieristica del capoluogo emiliano – ha tra le sue più interessanti novità la presenza di una significativa rappresentanza del bestiame allevato in Italia, fornito da A.I.A. e dalle associate di razza e territoriali. Ed è proprio dall’area stalle del Sistema Allevatori che è iniziata la visita a Bologna del Capo del Governo, accolto da diversi altri rappresentanti della compagine governativa – i ministri delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, dell’Ambiente Gianluca Galletti, del Lavoro Giuliano Poletti e dei Beni culturali Dario Franceschini – , dalle autorità locali e dagli ideatori di “FICO ” (acronimo che sta per “Fabbrica Italiana Contadina”): in primis l’ad Tiziana Primori, il presidente onorario e fondatore di Eataly Oscar Farinetti ed il professor Andrea Segré, che presiede la Fondazione FICO.
Alla solenne cerimonia inaugurale ed al taglio del nastro ha partecipato anche il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo. Un riconoscimento a tutti quanti hanno lavorato alla realizzazione della struttura, simbolo essa stessa del miglior modo di essere del “made in Italy “ – come ha sottolineato il premier nel discorso a margine dell’inaugurazione – in particolar modo degli agricoltori che con la loro opera costante per la realizzazione di produzioni che “sono tutt’altro che di nicchia, visto il grande contributo anche in termini numerici che danno al nostro export “, rappresentano il saper stare al passo in un mondo globalizzato dove nel quale però non si cresce e non si compete se non si tengono ben presenti le proprie radici. Soddisfazione ed orgoglio traspaiono nelle parole del presidente A.I.A., Roberto Nocentini, che assieme al direttore generale Roberto Maddé ed a numerosi altri rappresentanti delle Associazioni Allevatori ha presenziato alla giornata inaugurale di FICO . “Essere qui come Sistema Allevatori ed aver contribuito alla realizzazione dell’area stalle, vera e propria vetrina della nostra ricca biodiversità animale, ci riempie di motivazioni e ci dà lo stimolo per proseguire nel nostro lavoro quotidiano negli allevamenti e di contatto con i cittadini-consumatori che anche in strutture come questa di Bologna possono verificare il frutto della nostra passione e competenza nel perseguire una zootecnia che è al tempo stesso produttiva, alla base di un made in Italy agroalimentare di eccellenza, ecosostenibile e rispettosa del benessere animale e della qualità ambientale”.
Tra i molti ospiti istituzionali e del mondo agricolo presenti all’inaugurazione, anche l’europarlamentare e primo vicepresidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro.
Qui il video da Il Resto del Carlino
CS AIA
FOCUS: FICO
Stalle con gli animali, laboratori e, ovviamente, le eccellenze gastronomiche di tutta Italia. Ecco Fico, la Fabbrica contadina che sorge vicino al mercato ortofrutticolo di Bologna, che ha a perto i battenti il 15 novembre. Oggi c’è stata l’apertura per la stampa. Fra i tanti presenti, il patron di Eataly Oscar Farinetti, il sindaco di Bologna Virginio Merola, l’agroeconomista Andrea Segrè. “Un Expo permanente per la filiera dell’agroalimentare made in Italy, che mette l’Italia al centro del mondo, questo è il tema”, dice Farinetti. L’arca dell’agroalimentare racchiude tutta la biodiversità italiana, attraverso due ettari di coltivazioni e stalle all’aria aperta con più di 200 animali di razze autoctone. Lo spazio chiuso (8 ettari) ospita 40 fabbriche (per la trasformazione dei prodotti di eccellenza made in Italy tra cui carni, formaggi, pasta, olio, birra), ristoranti, botteghe, un mercato oltre ad aule didattiche, un centro congressi (con una capienza massima di mille persone) e la Fondazione Fico, con quattro università, dedicata all’educazione ambientale ed alimentare.