Roma, luglio 2016 – In un incontro stampa convocato oggi a Roma dal Presidente di Federippodromi, Elio Pautasso, presenti anche il Presidente di Sistema Gioco Italia Confindustria, Massimo Passamonti, e il Presidente degli Imprenditori Ippici Italiani, Enrico Tuci, è stata commentata con soddisfazione la chiusura dell’iter legislativo di approvazione del collegato agricoltura che aprirà importanti orizzonti per il futuro dell’ippica italiana.
Nell’articolo 15 del collegato agricoltura approvato il 6 luglio scorso dal Senato e predisposto in funzione del rilancio e riorganizzazione del settore ippico, tra i cinque punti trattati è sancita la decisione governativa di affidare la gestione del comparto ippico non più al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali bensì ad un organismo che, operando sotto la vigilanza di questo dicastero e di quello dell’Economia, sia composto da privati coinvolti con ‘chiamata pubblica, secondo criteri di merito, e trasparenza che garantiscano l’indipendenza, la terzietà, l’onorabilità, l’assenza di conflitti di interessi, l’incompatibilità con cariche politiche e sindacali e la comprovata qualificazione scientifica e professionale dei loro organi nei settori in cui opera l’organismo’.
Una vera e propria governance di esperti per un cambio di gestione veramente importante e atteso da tempo dal mondo degli addetti ai lavori.
“Era una legge che aspettavamo da tempo. Sono infatti ben quattro gli anni che ci hanno visti impegnati sul fronte della riforma dell’ippica con i vari governi che si sono succeduti. Anche se pensavamo che sarebbe arrivata prima, i sette mesi che sono serviti per completarne l’iter ci rendono comunque soddisfatti” – queste le parole di Elio Pautasso, presidente di Federippodromi. “Siamo orgogliosi del traguardo che abbiamo contribuito a raggiungere – ha continuato – ma il nostro lavoro non è certo terminato. Ringraziamo Governo e Parlamento, ma da oggi si ricomincia. Fondamentale sarà infatti accelerare i tempi di redazione e approvazione dei decreti delegati che daranno attuazione alla riforma dell’ippica contenuta nel collegato agricoltura. Proseguiremo, quindi, con l’essere di massimo stimolo e collaborazione con Mipaaf e Mef al fine di raggiungere al più presto anche questo obiettivo. I tempi nel nostro settore sono infatti fondamentali. Riteniamo, inoltre, che i decreti attuativi debbano partire dal disegno di legge Mirabelli che è già in Senato e che già contiene passaggi fondamentali della riforma ippica. Come detto continueremo ad essere propositivi e presenteremo un piano industriale per il rilancio del comparto al quale stiamo già lavorando da tempo”. La riforma dell’ippica è legata però anche a quella delle scommesse: “Di basilare importanza – ha concluso Pautasso – sarà la revisione del sistema scommesse ippiche. Non è difficile, bisogna effettuare una ‘manutenzione’ delle offerte rivedendo il pay-out e ridando così una prospettiva a questo gioco. Sarebbe un cambio di passo estremamente significativo, basti guardare il risultato che una operazione del genere ha portato al Superenalotto che sta toccando punte di più 40-50 percento rispetto all’anno precedente. Pensate solo all’effetto che potrebbe avere per l’ippica soltanto un più 20 percento”.
Massimo Passamonti, presidente Sistema Gioco Italia Confindustria: “Le scuse non per attuare la riforma dell’ippica sono finite. È stato fatto una grande lavoro da Federippodromi e Lega Ippica che ha portato a questo traguardo. Sistema Gioco Italia ha dato il suo contributo che proseguirà anche nella stesura del piano industriale. Anche se c’è stato chi ha continuato a sostenerlo, oggi pensare ad interventi assistenziali non è più assolutamente proponibile. C’è quindi molto da fare ancora, ma è importante che cessino gli atteggiamenti pregiudizievoli e autolesionistici che hanno rischiato di farci perdere anche quest’ultimo treno. La possibilità di revisionare le scommesse ippiche, che hanno caratteristiche commerciali e appeal al di sotto di tutto il settore, ora va quindi colta, speriamo con una grande unione del mondo degli addetti ai lavoro che includa anche quanti sino ad ora hanno remato contro”.
Enrico Tuci – presidente Imprenditori Ippici Italiani: Gli ippici vogliono il cambiamento, lo vogliono le anche le aziende di settore. Chi non vuole il cambiamento non vuole il bene dell’ippica. Il nostro contributo è stato quello di cercare di unire tutti. Nel collegato agricoltura è prevista la nascita di un organismo privato senza scopo di lucro che dovrà condurre il settore che non può più essere gestito a livello ministeriale. E il fatto che Mipaaf e Mef abbiano lavorato insieme, dimostra come i due Ministri siano convinti di questo. Ora ci sono enormi opportunità. Il piano industriale predisposto è importante. Siamo convinti che l’ippica italiana ce la possa fare, unita e con una strategia basata su rettitudine, legalità ed efficienza”.
Comunicato Stampa EquiEquipe