In merito alla situazione relativa al contratto tra la FISE e il Centro Equestre Monferrato la Federazione intende precisare che suo malgrado è stata costretta a dare mandato ai legali, per la ripetizione delle somme versate a favore del CEM e per il risarcimento dei danni subiti, nell’interesse di tutti i suoi tesserati.
Il contratto (in essere dal 2010 e rinnovato nel 2012) prevedeva, infatti, che il cavallo Fixdesign Eremo del Castegno fosse tenuto a disposizione dell’amazzone Valentina Truppa per le qualifiche e per la partecipazione alle competizioni internazionali, ivi compresa soprattutto la prossima Olimpiade di Rio 2016. In caso di inadempimento il contratto prevedeva la restituzione della somma (70 mila euro all’anno), versata fino ad oggi dalla FISE al CEM.
Dispiace dover rilevare che da un comunicato del Centro Equestre Monferrato traspare che la dirigenza dello stesso centro abbia appreso dai social network della decisione del Consiglio federale, quando invece già dallo scorso dicembre, attraverso vari scambi epistolari, la FISE chiedeva con forza all’altra parte interessata di attenersi agli accordi, rispettando le clausole contrattuali, che vietavano la vendita del cavallo, pena l’azione giudiziaria.
Al contrario Eremo del Castegno prenderà parte alla competizione a cinque cerchi sotto la sella di un cavaliere brasiliano, nonostante ingenti contributi pubblici siano stati versati al Centro Equestre Monferrato proprio per impedirne la vendita.
La dirigenza federale è perfettamente consapevole del valore dell’atleta italiana, indirettamente coinvolta nell’accordo in questione. È grazie ai risultati conseguiti da Valentina ed Eremo che l’Italia ha ottenuto il pass individuale per RIO2016, ma il mancato rispetto del contratto ha costretto la Federazione ad agire in questi termini per la salvaguardia del denaro pubblico e nell’interesse di tutti i tesserati, ai quali sono venute a mancare delle risorse, che sarebbero state utili a ridurre i costi dell’intero comparto.
Il binomio italiano non avrebbe avuto alcun rivale, viste le percentuali conseguite nei rettangoli internazionali, per rappresentare l’Italia ai prossimi Giochi olimpici. Il CEM, non tenendo in considerazione il parere negativo della FISE sulla vendita, ha deciso, al contrario, di puntare su altri cavalli per l’ottenimento dei requisiti richiesti dalla Federazione Italiana Sport Equestri per la partecipazione ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Per ulteriore chiarezza alleghiamo alla presente notizia il documento contenente i criteri di selezione previsti dalla FISE per i prossimi Giochi Olimpici di RIO2016.
Fonte: Fise.it