Valkenswaard, maggio 2016 – Il cavaliere corrisponde all’uomo: riflessivo, apparentemente distaccato quel tanto che basta, non si deprime quando le cose vanno male, non si esalta quando le cose vanno bene, in grado di affrontare difficoltà enormi sia dentro sia fuori dal campo ostacoli e di uscirne sempre più forte e più rafforzato, una capacità di impietosa autocritica che gli fa onore… Insomma: un bell’esempio in tutti i sensi. Oggi in sella a Cuarta Piergiorgio Bucci a Valkenswaard (il regno di Jan Tops in Olanda) ha battuto settantasei avversari con venti qualificati per il barrage decisivo: e quando il numero dei partecipanti è così alto è sempre molto difficile affermarsi, anche se naturalmente il livello di competitività tra i concorrenti spesso è molto difforme. Ma per il nostro campione non c’è stato alcun problema nell’affermare la propria superiorità odierna: il cronometro per lui si è fermato a 37.10 contro i 38.35 della statunitense Hillary McNerney su Acodate, i 38.86 del belga Karel Cox su Cor van de Wateringhoeve e i 38.92 dell’ugualmente belga Pieter Devos su Apart, tanto per dire degli avversari più prossimi (tutti ovviamente a zero penalità). Come si vede loro raggruppati nella manciata di sei decimi di secondo, Bucci ben oltre il secondo di vantaggio. Una bellissima gara che – pur se in un Gran Premio di livello non esasperato (stiamo parlando di due stelle) – rappresenta un ottimo avvicinamento all’imminente Csio di Roma a Piazza di Siena, dove tutti i nostri cavalieri saranno chiamati a dare il massimo e il meglio di loro stessi e dei loro cavalli. Certo è che due Gran Premi internazionali vinti da cavalieri azzurri praticamente nello stesso momento – Emilio Bicocchi a Mannheim ieri, Piergiorgio Bucci a Valkenswaard oggi – è qualcosa che da tempo non capitava di apprezzare. Godiamoci l’attimo, sperando che gli effetti positivi di queste soddisfazioni si dilatino nel tempo… Oggi anche Emanuele Gaudiano in sella a Carlotta ha raggiunto il barrage, chiuso peraltro con l’eliminazione e dunque il 20° posto finale, mentre Matilde Bianchi su Coeur Blesse Z ha ottenuto il 27° posto con 4 penalità in base, Alberto Zorzi su Rose du Valon ugualmente con un errore il 39°; Michol Del Signore su Lordiana 59° posto con 9 penalità, Tommaso Conti su Baretta S 61° con 9, Andrea Benatti su Idento van Maarle ritirato.
11 maggio 2015