Bologna, 1 febbraio 2020 – E’ un libro che vi farà stare comodi questo, ne siamo sicuri: perché cominciare a leggerlo è come infilarsi un paio di stivali di quelli resi amici da anni di uso costante, o quella vecchia giacca impermeabile verde, un po’ consumata sui gomiti e dove tocca la paletta della sella, che oramai ha preso la vostra forma ed è come se ci fosse il nome scritto sopra.
Dentro “Nei boschi d’agosto” vi sentirete a casa, dal primo all’ultimo, a cominciare da chi scrive per voi questa recensione che in quanto cavalcante della domenica nata e cresciuta in terra modenese si sente particolarmente parte del paesaggio umano raffigurato sulle pagine scritte da un Mauro Penza in ottima forma.
Ma ci troverete anche lo scafato uomo di cavalli e l’agonista disincantato, il vecchio gentiluomo da concorso prestato all’equitazione di campagna e la ragazza giovane e bella di quella bellezza che un po’ è stata anche nostra, magari solo una trentina d’anni fa.
E il ragazzo viziato che un po’ di rude (ma giusto) trattamento da scuderia fa raddrizzare da una brutta piega, e la moglie timorosa che si prende le sue rivincite appollaiata su una sella che solo fino a poche ore prima non sapeva nemmeno come mettere su un cavallo, il numero 2 di scuderia che fa paziente apprendistato in solida amicizia con il numero 1 della ditta e la professionista delle arene che ha bisogno di trovare nuove motivazioni.
Poi ci sono anche i cavalli, tutti i cavalli che abbiamo conosciuto e sono in fondo un po’ l’alter ego degli altri protagonisti, quelli a due gambe: il professionista che fa da nave scuola e si prende tenera cura dei più imbranati e quello un po’ meno montessoriano che insegna l’educazione ai bipedi troppo presuntuosi, l’onesto cavallo da passeggiata senza grilli per la testa e la puledra ipersensibile che pianta inspiegabili grane nei suoi posti preferiti…insomma, ci siamo davvero tutti.
Rappresentati, almeno in parte, in ognuno o qualcuno dei membri di questa strana ciurma apparentemente male assortita che prenderà parte alla Lunga, una tradizionale escursione a cavallo organizzata da Jason che dura diversi giorni e porta sull’Appennino emiliano non solo un gruppo di persone ma anche le loro vite, quello che sono state fino a lì e quello che diventeranno dopo.
Mauro Penza, blogger equestre con una passione sfrenata per il Reining, ha scritto un bel libro che sa di cavalli – ma non è per soli equitanti – e si ritaglia appieno diritto un posto d’onore sugli scaffali delle librerie di ogni ordine e grado dedicati ai romanzi: con dentro noi, e tutto il nostro mondo.
Cavalli compresi.
Titolo Nei boschi d’agosto
Autore Mauro Penza
Casa editrice Robin Edizioni
Pagine 489
Prezzo 18 €