Lisbona, maggio 2015 – Dopo l’ultimo posto in Coppa delle Nazioni venerdì, anche i risultati del Gran Premio dello Csio di Lisbona (Portogallo) non sono stati positivi per i cavalieri azzurri. Con la sola eccezione di Clementina Grossi (che non era in squadra in Coppa) che in sella a Quasimodo R ha chiuso le due manches con un totale di sei penalità (un punto per il tempo nella prima senza errori agli ostacoli, poi un errore e ancora un punto sul tempo nella seconda) ottenendo infine un buon 8° posto. Degli altri azzurri nessuno si è qualificato per la seconda manche. Emanuele Bianchi su Vadetta van Mettenhof ha chiuso la prima frazione di gara con due errori e si è classificato 32°, Matilde Bianchi su Coeur Blessé Z con 9 penalità al 36° posto, Nicolò Callerio su Darius con 17 penalità 49°, mentre Luigi Polesello non ha preso parte alla gara. Tuttavia bisogna considerare che gli azzurri in trasferta in Portogallo sono tutti giovani che si affacciano per le prime volte sulla ribalta del grande salto ostacoli internazionale: ragazzi che hanno indubbie doti e qualità e che affrontano questo tipo di concorsi proprio per maturare la giusta esperienza che permetta loro in un futuro augurabilmente prossimo di rappresentare buone certezze per il nostro sport equestre. Ecco perché più che considerare il risultato nudo e crudo nel loro caso ha più senso valutare la prestazione offerta in campo. E per fare questo nessuno è più indicato del tecnico Gianluca Bormioli, uomo che nel corso degli ultimi anni ha saputo valorizzare molti giovani tra amazzoni e cavalieri. La gara oggi per la gioia del pubblico di casa è stata vinta dal portoghese Luis Sabino Gonçalves in sella a Uchingo d’Esquelmes (unico doppio netto) davanti alla coppia francese Michel e Adeline Hecart rispettivamente in sella a Quatrin de la Loge e a Pasha du Gue.
31 maggio 2015