Arezzo, agosto 2015 – L’Arezzo Equestrian Centre e la Federazione Ippica Sammarinese, con lo CSIO di San Marino Arezzo (giunto alla terza edizione) celebrano la memoria e la straordinaria carriera di Big Luciano che ha lasciato un’impronta decisiva e indimenticabile anche nella storia equestre.
Fu proprio Pavarotti a ‘inventare’ l’evento nel 1991 quando decise di ospitarlo nel suo centro ippico a Modena e ricevendo l’adesione entusiastica di cavalieri come John Whitaker, Frankee Sloothaak, Ludger Beerbaum e Rodrigo Pessoa, che ancora oggi dominano la cronaca sportiva.
«La musica e lo sport sono il bello della vita. Con loro il mondo si salverà», diceva Pavarotti annunciando orgoglioso la propria iniziativa, mentre sognava di realizzare una città dei cavalli, a testimonianza di quanto l’equitazione lo avesse conquistato. Un amore autentico e travolgente che Pavarotti raccontava con emozione, rievocando l’esatto momento in cui e’ nato: “Da quando annusavo l’ odore dei cavalli nella bottega di mio zio, che faceva il sellaio, e poi li vedevo davanti casa trainare l’ aratro, davanti ai buoi. Dopo i bianchi destrieri dei luna park, sono montato per la prima volta su un cavallo vero a New York, negli anni 70. Ne scelsi uno così grosso che pareva un elefante, preoccupato che riuscisse a sopportare la fatica. E invece fui dirottato su un altro cavallino, magro magro, ma, mi dissero, più intelligente. Infatti capì subito che aveva in groppa un incompetente: la bestia ero io e dovette far tutto lui, docilmente. Quindici anni fa comprai i miei primi cavalli, due, spinto da mia figlia che aveva deciso di seguirmi in questa passione. Da allora è stato un amore senza tradimenti, con slanci sempre più travolgenti. La musica è ritmo, il salto ostacoli è ritmo, ed è uguale per tutti: bisogna poi vedere chi riesce ad interpretarlo meglio. In Italia l’ equitazione non ha ancora raggiunto la popolarità che merita e sono orgoglioso di dare una mano. Credo che l’ aiuto di personaggi che arrivano da ambienti diversi sia importante, e se il mio nome può servire non mi tiro certo indietro”.
Un vero uomo di cavalli al quale rendere omaggio attraverso un evento che si rinnova senza venir meno alla propria ispirazione e alla propria memoria storica, come spiegano Riccardo Boricchi e Carlo Bernardini, organizzatori dello CSIO di San Marino Arezzo: “Dopo 19 anni di pausa, il testimone è passato, da 3 anni, all’Arezzo Equestrian Centre, che, con la sinergia della Federazione Ippica Sammarinese, accoglie con onore e impegno l’eredità del Maestro Pavarotti, promettendo un grande spettacolo sportivo e, soprattutto, un evento celebrativo in suo onore, attraverso le sue interpretazioni che accompagneranno l’ingresso in campo dei vincitori. Lo CSIO di San Marino Arezzo, nella sua terza edizione, tiene viva la memoria di un grande artista, a otto anni dalla sua scomparsa”. Il Presidente della Federazione Ippica Sammarinese, Antonio Lazzaro Volpinari, sottolinea il forte legame con le radici storiche del concorso ippico. “Ricordo perfettamente il giorno della presentazione della seconda edizione dello CSIO di San Marino, nel 1992. Allora ero Segretario di Stato per gli Affari Interni del Governo di San Marino (Volpinari è stato anche Capitano Reggente della Repubblica di San Marino per tre mandati, ndr) e Leonardo Lonfernini (attuale Segretario della Federazione Ippica Sammarinese, ndr) era il Presidente della FIS. Compresi subito che Luciano Pavarotti era riuscito a fare qualcosa di incredibile: spendendo il suo nome a favore dell’equitazione, aveva messo in campo un evento di risonanza mondiale, riconosciuto e apprezzato dal vertice del salto ostacoli internazionale; aveva legato questo splendido sport con la musica e l’impegno umanitario, raggiungendo e coinvolgendo partecipazioni d’eccezione come quello della Principessa Diana.
Permise alla Federazione Ippica Sammarinese di affacciarsi al mondo grazie a un evento sportivo di alto livello. Questo, oggi, continua ad essere il significato dello CSIO di San Marino Arezzo: una sinergia tra due Federazioni (quella italiana e quella sammarinese) e l’Arezzo Equestrian Centre, che attraverso la Federazione Equestre Internazionale, lavorano per conferire all’equitazione il prestigio che merita. Come è accaduto l’anno scorso, quando l’Italia vinse la Coppa delle Nazioni passando in “Serie A”, rinnoviamo il nostro impegno a contribuire anche alla crescita della competitività azzurra nel mondo”.
Comunicazione Ufficio Stampa CSIO San Marino Arezzo
6 agosto 2015