Bologna, luglio 2016 – Onestamente è difficile trovare qualcosa da dire che possa dare un senso compiuto all’impresa portata a termine da Lorenzo De Luca a Dublino. I risultati parlano da soli, del resto, in modo di certo più eloquente di mille parole. Vincere quello che ha vinto De Luca in Irlanda è qualcosa di straordinario: in senso letterale. Sarebbe bastata la doppietta Coppa delle Nazioni / Gran Premio per rendere formidabile il concorso del cavaliere azzurro: ma lui ci ha aggiunto il primo posto in altre quattro gare… rendendo praticamente inutile per gli officials irlandesi il calcolo dei punti per stabilire la classifica del miglior cavaliere del concorso. Il migliore a Dublino è stato lui: Lorenzo De Luca. Che dopo aver vinto quattro gare e la Coppa delle Nazioni è riuscito a conquistare ieri anche il Gran Premio in sella a Ensor de Litrange: a barrage, quaranta partenti, 200 mila euro di montepremi, quattro concorrenti con percorso netto in base, poi lui ancora zero in finale con il miglior tempo in assoluto. Dietro De Luca l’irlandese Shane Breen su Golden Hawk, e con un errore la statunitense Audrey Coulter su Capital Colnardo e l’irlandese Cian O’Connor su Good Luck. Un Gran Premio di uno Csio a cinque stelle di Prima Divisione: stiamo parlando di una gara di consistenza massima e assoluta. Questo l’aspetto per così dire di cronaca. Ma al di là della cronaca la cosa più interessante è considerare la vertiginosa crescita tecnica e agonistica di un cavaliere ancora giovanissimo (è nato il 23 aprile 1987) che sullo sport tanto amato ha avuto il coraggio di giocare l’intera sua vita: decisione presa in un momento in cui per lui non c’era alcuna certezza, andandosene da casa poco più che adolescente, gettandosi tra le braccia di un futuro completamente sconosciuto. Oggi Lorenzo ha raggiunto un livello altissimo sotto tutti i punti di vista. Ma la cosa davvero entusiasmante è che ci sono di certo ulteriori margini di miglioramento, se solo il parco cavalli avrà un minimo di continuità sotto la sua sella (De Luca infatti lavora per uno dei più importanti commercianti di cavalli sportivi d’Europa, vale a dire il belga Stephan Conter, il quale tuttavia sa perfettamente cosa voglia dire per un cavaliere poter essere certo della propria scuderia). Le vittorie aiutano a vincere: infondono sicurezza, sono il riscontro migliore circa la bontà del lavoro svolto, danno morale ed entusiasmo: a Dublino di tutto ciò Lorenzo De Luca ha fatto una buona scorta…
25 luglio 2016
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO
http://www.longinestiming.com/#!/show-jumping/2016/1200/html/en/longinestiming/resultlist_C14.html