Parigi, 15 maggio 2017 – Uno dei cavalli della celeberrima Garde républicaine ha dato segni di nervosismo durante la sfilata sugli Champs Elysées per l’insediamento di Emmanuel Macron, nuovo Presidente della Repubblica francese.
I casi sono due: o Macron è equiparabile alla Frau Blücher del film Frankenstein Junior (al cui avvicinarsi i cavalli regolarmente si imbizzarrivano) o il bel sauro al ballottaggio ha votato Marine Le Pen e ha manifestato il suo disappunto come meglio poteva, nel momento in cui sapeva la protesta avrebbe avuto tutta l’attenzione della stampa.
Oppure il cavallo è stato spaventato da qualcosa e ha reagito prima che il suo cavaliere potesse tranquillizzarlo, spiegazione forse un po’ banale ma non equinamente impossibile.
Solo il tempo smentirà la prima delle nostre ipotesi, vedremo nelle prossime apparizioni pubbliche se l’effetto Macron sui cavalli continuerà ad essere così destabilizzante.
Da notare che il 90% dei cavalli della Garde républicain, suddivisione della Gendarmeria Nazionale che assicura anche il servizio di scorta d’onore alle più alte cariche dello stato francese, sono insanguatissimi Sella Francesi; la restante parte è formata da trottatori francesi o altri cavalli di origine straniera.
Il reggimento di cavalleria della Garde républicaine è il più grande reparto montato ancora esistente al mondo: ha in forza 470 cavalli, e la sua Fanfara è gemellata con quella del nostro 4° reggimento dei Carabinieri a cavallo.
Come da tradizione militare, entrambe le Fanfare sono montate su cavalli grigi.