Merano, settembre 2015 – A Merano c’era aria di festa questo week-end: due giorni di iniziative interessanti e variatissime per fare da corollario al piatto forte dell’appuntamento, il classicissimo Gran Premio di Merano: 76° edizione, tutto studiato nei minimi particolari perché fosse quella del rilancio definitivo di una struttura che ha rischiato più volte il tracollo ma che da tre anni è passata sotto la gestione della Merano Galoppo Srl e che domenica vedeva assiepati tra spalti e prati 10.000 visitatori per assistere alla corsa di gruppo 1 sui 5.000 metri, 24 salti e 76 anni di storia alle spalle.
Ma un incidente in pista ha rovinato la gioia di tutti: Perfect Gentleman, Purosangue di origine irlandese montato da Ruby Walsh, è caduto sul talus dell’anello meranese ed è morto praticamente sul colpo (non sappiamo ancora cause e dinamica).
Una tragedia che nessuno avrebbe mai voluto, un incidente dannato che è riuscito ad accadere nonostante la corsa fosse in un ippodromo regolare e curato, nonostante il fantino sia uno dei migliori dell’ippica internazionale (Welsh era il jockey di Kauto Star, un mito degli steeple-chase) e nonostante il cavallo fosse un professionista delle corse ad ostacoli.
Dispiace che una fatto così sfortunato sia arrivato ad abbuiare l’edizione del rilancio dell’Ippodromo di Merano: perché sono gli ippodromi che fanno l’ippica, e l’ippica ha fatto cavalli meravigliosi come i Purosangue Inglesi, che non esisterebbero senza corse regolari e classiche come questa di Merano.
E dispiace per Perfect Gentleman, che se n’è andato in un attimo senza lasciare il tempo a nessuno di provare a salvarlo – quasi che non volesse disturbare nessuno, come un vero gentiluomo.
28 settembre 2015