La Joya (Messico), 27 dicembre 2016 – Alla fine la quindicenne Rubi Ibarra la sua festa l’ha avuta.
Ma e’ stata una festa dal sapore agrodolce visto che l’evento, celebrato in una remota comunita’ messicana da migliaia di persone convocate da un invito via web diventato virale, e’ stato oscurato dalla tragica notizia della morte di un uomo nella corsa di cavalli che accompagnava i festeggiamenti.
Vittima del proprio successo sui social network, la giovane messicana -tiara in testa, vestito floreale, lunghi capelli neri, il sorriso incorniciato dall’apparecchio per i denti- e’ apparsa divertita anche se un po’ turbata.
La miccia era stata accesa dal video posto on-line dal padre, che aveva invitato “tutti” nel suo ranch di La Joya, una minuscola localita’ (200 anime) per festeggiare i 15 anni della figlia.
E al suo RSVP su Facebook avevano risposto oltre un milione e 300mila persone. L’immancabile cappello da cowboy in testa, il babbo ora e’ apparso pentito: “Questa storia e’ finita fuori controllo. Questo non significa ovviamente che non intendevamo invitare tutti ma qui quando si danno feste sono a dimensione locale…Questo (successo o incubo, ndr) non e’ qualcosa che ci aspettassimo”.
L’uomo, un sessantenne, e’ morto, ha spiegato lo zio della ragazzina, nel gioco della ‘chiva‘, una corsa di cavalli per ‘aficionados’, “perche non ha seguito le indicazioni di sicurezza e aveva bevuto”.
Nel frattempo Ruby e’ diventata una celebrita’: l’hanno intervistata, offerto partecipazioni a telenovelas, una compagnia aerea e’ arrivata addirittura a usarla per farsi pubblicita’ offrendo voli scontati per andare alla festa.
Temendo problemi di sicurezza e logistica, le autorita’ di San Luis Potosi hanno spostato i festeggiamenti in un terreno di vari ettari e allestito un dispositivo di sicurezza. Il governatore dello Stato del Messico, Eruviel Avila, vicino al presidente Enrique Pena Nieto, e’ andato a ossequiare Rubi e la famiglia, mentre i media messicani raccontavano con minuzia la ‘festa dell’anno’.
Hanno scritto persino che, tra i doni demenziali ricevuti da Rubi, ci sarebbe una Jeep inviata da El Chapo, il capo del narcotraffico che peraltro e’ in carcere. Per l’occasione e’ pure spuntato un video gioco, in cui c’e’ una quindicenne che corre su un tappeto rosso e spara raffiche di inviti a quelli che incrocia. “Tutto ha assunto dimensioni assolutamente scandalose”, ha censurato Mercedes Poire, direttrice del Centro di Opinion Publica de la Universidad del Valle del Messico, “c’e’ un rischio gigantesco di cominciare a cadere nella societa’ dell’assurdo”.
Agenzia AGI