Comunicato stampa Università Cattolica del Sacro Cuore
Milano, marzo 2016 – Si è tenuto lunedì 21 marzo, a Milano, il convegno “La relazione millenaria uomo-cavallo fra passato e futuro“, organizzato da Cavallo 2000, dall’associazione Salto Oltre il Muro e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha accolto nella sua sede i circa 280 partecipanti.
Sette ore di convegno e tredici interventi esposti da relatori appartenenti a diversi ambiti, dall‘etologia, alla biologia, dalla psicologia, al mondo delle esperienze personali di grandi campioni.
Uno degli argomenti centrali, ripreso in molte relazioni, è stato senza alcuna ombra di dubbio l’equilibrio psico-fisico del cavallo, comprese tutte quelle attività, di gestione o lavoro, che possano favorirlo e migliorarlo con il fine ultimo di arricchire così anche la relazione uomo-cavallo.
Ad aprire i due etologi, il Prof. Michele Panzera e la Dott. Rachele Malavasi, che dalla definizione di quelli che sono i bisogni etologici del cavallo hanno proposto metodi per eliminare lo stress del cavallo sia nelle attività di governo e scuderizzazione, che durante lo svolgimento delle attività legate alle diverse discipline equestri e alla riabilitazione.
Chaterin Senn, amazzone, pedagogista e istruttrice di equitazione, ha illustrato la tecnica dell’utilizzo della voce per ottenere un dialogo senziente con il proprio cavallo. Modulando la voce non solo riusciamo a farci comprendere dal nostro animale, ma possiamo coinvolgerlo in un vero e proprio dialogo con domande e risposte, assistendo ad una presa di coscienza emotiva da parte del nostro compagno che deciderà di collaborare alle nostre attività consapevolmente e non più per semplice sottomissione o coercizione.
Ha suscitato molto interesse il lavoro dell’associazione Cavalli Maestri rappresentata dalla Biologa Roberta Camoni e dalla dottoressa Alessia Giovannini. Lavorando con i cavalli per aiutare le persone a superare situazioni traumatiche, sul modello americano, è emerso come sia fondamentale l’equilibrio emotivo dei cavalli implicati nelle sedute. Essendo loro specchi rivelatori di stati emotivi nascosti, e talvolta repressi, hanno bisogno di lunghi tempi di recupero, insieme ai loro conspecifici, per riconquistare la condizione ottimale.
Importanti le esperienze di cui si sono fatti portavoce Progetto Islander e Italian Horse Protection. Nonostante i tanti ostacoli normativi, finanziari e operativi sono più di 270 i cavalli salvati durante i sequestri, purtroppo ancora solo una minuscola minoranza di tutti gli equidi maltrattati e abbandonati al degrado in Italia.
Salto oltre il muro, rappresentato dal Presidente Claudio Villa e da Francesca Manca, è il primo esperimento di cavalli che vivono all’interno di un carcere in Italia e in Europa, fruendo di una libertà spesso negata ai loro simili. Una seconda possibilità per cavalli e umani. Un modo per i detenuti di conoscere un nuovo mondo e, nei casi più riusciti, di accedere una professione, e per i cavalli, spesso provenienti da sequestri per maltrattamento, la possibilità di recuperare qualità di vita, di avere una nuova esistenza.
22 marzo 2016