Bologna, giovedì 17 giugno 2021 – Milano: una… parola che al solo pronunciarla fa nascere sensazioni e pensieri forti. Immagini forti, più che altro: lo sport, la moda, l’industria, l’economia, tutto vissuto al massimo livello con velocità, concretezza, dinamismo, efficienza e soprattutto successo. Successo: sì, soprattutto questo.
Eppure per quanto riguarda il nostro sport sulla scena di Milano c’è sempre stata una specie di… ombra grigia. Non certo sullo sport praticato, figuriamoci: che anzi Milano e in generale la Lombardia a partire dalla fine degli anni Sessanta sono divenuti una delle forze trainanti in Italia in particolare per il salto ostacoli – ma anche per il completo – senza mai smettere di esserlo fino a oggi, partendo dalla base per arrivare poi ai massimi livelli dell’agonismo internazionale. Quindi no, il problema non è mai stato lo sport praticato… E quindi?
Quindi il problema – ammesso che così lo si possa definire… – è relativo all’organizzazione di eventi. Di eventi a Milano: in città, cioè. Non si contano infatti i concorsi ippici organizzati nei dintorni, nelle aree limitrofe: grazie anche alla eccellente qualità di impianti che via via nel corso del tempo hanno vissuto momenti di splendore come quelli che sorgono a Birago, Monza, Misinto, dove a lungo sono stati organizzati alcuni dei concorsi ippici nazionali più importanti d’Italia. E poi certamente non solo questi, dato che tutto l’hinterland milanese pullula di scuderie e centri ippici che a seconda dei vari momenti della loro storia hanno organizzato manifestazioni agonistiche più o meno importanti. E anche strutture di eccellenza massima attive al giorno d’oggi hanno comunque cercato di ‘coinvolgere’ Milano nell’immagine del loro evento: pensiamo a Vermezzo con il “Milano Winter Show” oppure al magnifico Equieffe Equestrian Centre di Gorla Minore con il “Milano Jumping Challenge”: ma entrambe le località si trovano a decine di chilometri di distanza da Milano…
Il prestigio e il carisma che a livello internazionale caratterizzano Milano (l’unica metropoli veramente cosmopolita d’Italia) hanno sempre fatto ritenere all’interno del mondo del nostro sport che la città avrebbe dovuto essere sede di un grande concorso internazionale. Stabile, regolare, continuo, identificato da un luogo-immagine: per dare vita a una tradizione, insomma. Come Roma con lo Csio di Piazza di Siena: Roma e Milano, le due città più importanti d’Italia anche per lo sport equestre. Eppure ciò non è accaduto, nonostante i tentativi siano stati diversi nel corso del tempo. L’Arena Civica, per esempio, un luogo meraviglioso in piena città che per lo sport rappresenta un riferimento anche storico di grande significato: lì si è tenuto un concorso ippico internazionale a partire dagli anni Cinquanta fino ai primi anni Sessanta che è vissuto per dodici edizioni. E poi basta. Un lungo periodo di vuoto, finché è stata la volta del Velodromo Vigorelli, all’inizio degli anni Settanta: ma la vita di questo concorso è stata ancor più breve, e nel 1974 si è disputata l’ultima edizione peraltro trasferita al Centro Ippico Brianteo di Birago poiché all’ultimo momento una manifestazione fieristica ha avuto bisogno dello spazio del velodromo… L’ultimo grande tentativo è stato compiuto nel 1983: al Palasport, un impianto indoor magnifico, con il dichiarato intento di ospitare una tappa di Coppa del Mondo (nata nel 1978/1979), cosa che effettivamente accade nel 1984. Milano nel circuito internazionale indoor più importante del mondo… finalmente! Ma invece no: a metà gennaio del 1985 una eccezionale nevicata fa crollare il soffitto del Palasport… e il concorso in programma in marzo viene spostato ancora una volta al Centro Ippico Brianteo di Birago. Per poi non essere più riproposto (Milano ospiterà tuttavia la finale della Coppa del Mondo nel Palasport di Assago nel 2004). E da allora Milano non ha più avuto un vero grande concorso internazionale.
Adesso però finalmente si sta per iniziare a scrivere la prima pagina di quella che sarà una lunga storia. Milano ospiterà dal 9 all’11 luglio un concorso ippico internazionale che troverà sede in un luogo… anzi, nel luogo che più di ogni altro rappresenta al meglio il rapporto tra uomo e cavallo nello sport: l’Ippodromo Snai di San Siro. C’è davvero da chiedersi come mai fino a oggi nessuno – né soggetti privati né soggetti pubblici – abbiano mai pensato di portare il grande salto ostacoli ‘dentro’ quel mitico monumento dedicato all’ippica, su quei terreni dove hanno scritto la storia i più grandi purosangue di sempre… Nessuno ci ha mai pensato fino a oggi, però: perché oggi fortunatamente la geniale idea l’hanno avuta – e soprattutto messa in pratica… ! – Snaitech e il Gruppo Monrif. E se non ci fosse stata la sciagura del Covid-19 adesso staremmo parlando della seconda edizione di questo entusiasmante progetto…
Sì, entusiasmante! Lo si può ben dire… Pensate: uno Csi a tre stelle (più quello a una stella) in piena città e all’interno di un luogo conosciuto in tutto il mondo come l’Ippodromo Snai di San Siro… E con un progetto molto stimolante: questo infatti potrebbe essere solo il primo passo verso qualcosa di molto più ambizioso… ma soprattutto il primo passo per il ritorno del grande salto ostacoli a Milano. Dentro Milano. Nella vita di Milano. Questa è la cosa più importante della Milano Jumping Cup. E manca poco ormai…