Milano, settembre 2015 – Gregorio Arena si è svegliato dal coma, e il suo primo pensiero è stato per i cavalli: ha chiesto come fossero andati quelli che doveva montare lui il giorno successivo all’incidente.
Secondo l’agenzia Omnimilano “…il giorno dell’incidente Arena avrebbe fatto una cortesia all’allenatore Raffaele Biondi, che gli aveva chiesto se poteva montargli il cavallo sull’erba con cui poi è caduto, pur non essendo un fantino assunto dalla sua scuderia. Gli allenamenti sull’erba, “lavori” nel gergo delle corse al galoppo, sono gli allenamenti che i purosangue fanno due volte alla settimana, simulando alla massima velocità una vera corsa in coppia o in fila indiana con altri cavalli, mentre le altre mattine corrono su sabbia o trucioli ad andature più moderate. Proprio per questo, spesso gli allenatori affidano questi delicati allenamenti ai fantini professionisti e non agli artieri che lavorano quotidianamente per loro. Tra l’altro ogni uscita sull’erba costa al proprietario del cavallo dai 15 ai 20 euro da versare alla società che cura la manutenzione della pista”.
Non ci sono ancora novità invece per l’artiere Paula Terase, 52 anni, caduta poco dopo Arena a causa della stessa buca che aveva provocato anche il primo incidente: entrambi stavano lavorando i cavalli sulla pista di allenamento di Trenno, vicina a San Siro.
15 settembre 2015