Milano, dicembre 2015 – Egle Fanelli era una soprano. cantante d’operetta tra la fine dell’ottocento e l’inizio del’900. Lasciò le scene per amore del barone Roggeri che le regalò un allevamento di trottatori, loro passione condivisa, e divenne la prima vera sport-woman italiana.
Era bolognese, ma la sua scuderia, Lady Hambletonian, era a Novi di Modena: Emilia e Romagna sono sempre state unite da “quella passione per la velocità rumorosa”: e quando non c’erano ancora Ducati, Maserati e Ferrari a soddisfare l’esigenza ci pensavano i cavalli da trotto ad appassionare la gente di questa pianura con le loro mirabolanti imprese.
Egle Fanelli ebbe successo, per un certo periodo: tra i suoi cavalli il mitico Arlecchino e tanti altri che si distinsero negli ippodromi di tutta Italia. Poi il declino, la morte solitaria e in miseria: la serata di venerdì prossimo sarà un modo per ricordarla ancora, lei e quella sua passione per i cavalli che non si spense mai.
L’appuntamento è per venerdì 4 dicembre dalle ore 20.00 al Ristorante Canter, dove Francesca Porrini e Roberta Rosignoli leggeranno “Anima Partente”: un testo di Alessandro Ferrario, accompagnato al pianoforte dal maestro Francesco Musazzi.
1 dicembre 2015