Modena, febbraio 2015 – Riprendiamo un articolo di Valentina Reggiani comparso ieri su Il Resto del Carlino
Modena, 16 febbraio 2015 – «Sono idee bellissime ma noi pensiamo anzitutto al bene dei nostri cavalli». Ilcomandante dell’accademia militare di Modena, il generale Salvatore Camporeale, risponde alle proposte avanzate dal noto critico d’arte Philippe Daverio, in merito alle scuderie di corso Canalgrande e all’organizzazione di una parata per le vie del centro, in occasione anche dell’expo 2015. L’idea dello storico e conduttore televisivo, infatti, è quello di arenare il progetto del trasferimento del maneggio nella sede dell’ex Aeronautica, di cui si parla da tempo, per lasciare i quadrupedi nella storica sede. Delle ‘soluzioni’ a favore della tradizione, Daverio ne ha parlato proprio col comandante in occasione dell’inaugurazione di Modenantiquaria. Da Andrea Dondi del Coni l’idea delle parate.
Durante l’Expo, brevi parate a cavallo con gli allievi in uniforme storica. Comandante, ritiene la soluzione fattibile?
«I tempi degli allievi sono serratissimi e non compatibili con altre attività. Un tempo, durante la cerimonia del mac p 100, vi era una breve sfilata a cavallo, ma solo perché si trattava di un momento istituzionale. Potrebbe essere quella l’occasione, ma il puro spirito di parata non è nel nostro dna. Non può esserci un ‘cambio della guardia’ come a Buckingham Palace».
E sulla proposta di lasciare le scuderie in corso Canalgrande, senza spostare i cavalli all’ex aeronautica, come prevede il piano che riguarda gli edifici militari della città?
«Nessuno ha ancora mosso i cavalli da lì, perché non vi è sul tavolo un progetto vero e proprio. Inoltre si tratta di un piano che si sviluppa su un tempo dilatato e che prevede la ‘revisione’ della nostra presenza in città, con la ristrutturazione della caserma Setti, dove dovrebbe essere realizzato il maneggio all’aperto».
Il timore del critico d’arte riguarda ‘l’abbandono’ di una sede storica delle scuderie.
«Ci tengo a precisare che le scuderie attuali non sono quelle originali del 600, poichè furono interamente bombardate nel 1944. Se ne parla anche nel ‘C’era una volta il palazzo Ducale’, edito da Artestampa. Le stesse furono poi ricostruite dopo la guerra in maniera spartana. Inoltre l’idea di spostarli in altro luogo è legata anche al possibile riutilizzo della caserma Fabrizi, che sarebbe molto utile sia all’Accademia che alla città. Infatti il piano porterebbe anche a condividere strutture sportive».
Quindi ritiene necessario trasferire i cavalli?
«Sì, ma soprattutto per il loro benessere. Infatti i nostri quaranta quadrupedi sono a contatto con lo smog del traffico h24, essendo Corso Canalgrande un’arteria di ampio scorrimento. Nella sede dell’ex aeronautica, invece, gli animali avrebbero spazio verde per poter correre liberamente. Al momento i nostri maneggi sono solo al coperto e, addirittura, i cavalli hanno paura quando possono passeggiare sull’erba, nell’ambito dei concorsi».
La caserma Setti offrirebbe quindi spazi ben più ampi?
«Sì e le scuderie sarebbero ben più moderne, con un’infermeria nuova ed efficiente e spazi ampi dove poter trottare e galoppare. Ribadisco però che l’idea al momento non ha fase progettuale concreta e ancora non ci sono accordi sottoscritti col Comune. Stiamo parlando di qualcosa che si svilupperà nel corso di molti anni».
Il progetto del trasferimento delle scuderie nella sede dell’ex aeronautica rientra nella riorganizzazione delle caserme, anche in funzione dell’Amministrazione. Secondo l’accordo firmato col Comune, infatti, l’Accademia dovrebbe cedere i 18 ettari dell’ex Ottavo Campale di via Emilia Ovest per acquistare l’ex deposito dell’aeronautica militare. Le ex scuderie dovrebbero invece diventare un centro residenziale per il personale dell’Accademia, mentre il maneggio potrebbe trasformarsi in auditorium. L’idea di Philippe Daverio pare poi ‘scontrarsi’ col parere di molti residenti che, per lungo tempo e soprattutto in passato, si sono lamentati per l’odore emanato dalle scuderie.