Roma, 14 gennaio 2016 – Stangata su Moody’s. L’agenzia internazionale ha patteggiato il pagamento di circa 864 milioni di dollari alle autorità federali e statali Usa per porre fine all’inchiesta nata dall’accusa di aver gonfiato il rating di mutui ipotecari rischiosi negli anni che hanno portato alla crisi finanziaria del 2008-2009. L’accordo è stato raggiunto col Dipartimento di giustizia, al quale andranno 437,5 milioni di dollari, e con le autorità giudiziarie di 21 stati Usa, più il District of Columbia dove si trova la capitale Washington.
L’intesa è probabilmente l’ultima zampata dell’amministrazione Obama, che in questi anni ha perseguito soprattutto le grandi banche di Wall Street che in totale hanno versato nelle casse dello stato circa 162 miliardi di dollari in multe e sanzioni, per aver venduto prodotti finanziari rischiosi e contribuito al caos scatenatosi sui mercati. Una “catastrofe£ costata alle famiglie americane colpite dalla recessione circa 11 mila miliardi di dollari.
L’accordo su Moody’s Investors Service è stato raggiunto col Dipartimento di giustizia, al quale andranno 437,5 milioni di dollari, e con le autorità giudiziarie di 21 stati Usa, più il District of Columbia dove si trova la capitale Washington. Le somme che dovranno essere versate rappresentano circa un terzo dei 2,5 miliardi di dollari guadagnati dall’agenzia negli anni che hanno preceduto la crisi.