Finale Ligure, novembre 2015 – Si è svolto nel pomeriggio di Halloween, l’incontro con Sara Morganti alla Società Ippica Finalese. Alla vigilia del sociale in maschera in svolgimento nella giornata di oggi, l’atleta paralimpica è stata ospite nelle scuderie savonesi di Flavia Merengone e di Bernardo Martini di Cigala, in presenza di Grazia Rebagliati Basano, presidente del Comitato Fise Liguria.
La vita, la passione per i cavalli fin da bambina e poi la diagnosi della sclerosi multipla quando aveva diciannove anni. Sara ha saputo raccontare con semplicità un percorso che non lo è stato: attraverso la propria esperienza e l’incontro con il mondo degli sport paralimpici che l’ha portata fino a Londra 2012. Poi le medaglie, l’oro mondiale ai World Equestrian Games di Caen nel 2014 e i bronzi europei. Non solo, anche i momenti bui, l’attimo di vuoto dopo un traguardo raggiunto e la necessità di porsene uno nuovo: adesso c’è Rio e due cavalli da preparare per questa Olimpiade.
“Ho voluto che Sara venisse a parlare con i nostri allievi, con tutti noi, perché sono stufo di sentire dire «non ci riesco, sono stanco, è colpa del cavallo» – spiega Martini Di Cigala – Sara è un esempio di cosa sia la forza di volontà, di cosa siamo capaci se si desidera raggiungere un obiettivo”.
Tante le domande, soprattutto da parte dei più piccoli, rivolte all’amazzone toscana: curiosità anche su un mondo che riesce a far sembrare normali aspetti che invece sono ogni giorno nuove conquiste da raggiungere.
“È dura, vi assicuro – dice Sara – e la nostra disciplina ha bisogno di riconoscimento e supporto. Perché ci impegniamo come ogni altro atleta professionista, se non di più. Se quando avevo diciannove anni mi avessero detto che avrei partecipato alle paralimpiadi non ci avrei creduto. Ma la nostra determinazione sa sempre trovare delle strade alternative. A volte non sono immediate, non sono facili, ma sono percorribili. Io ne sono l’esempio”.
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1 novembre 2015
