Parigi, febbraio 2015 – Impero romano o Ancien Régime? In quale periodo storico collocare le Olimpiadi 2024 non è ancora chiaro, visto che la città ospitante non è ancora stata assegnata. Sognare dopotutto non costa nulla e in Francia, si sa, si sogna in grande: forse si tratta dell’unica ambizione mancata a Re Sole, quella di nominare la Reggia di Versailles come possibile sede equestre per i prossimi giochi. Ma dopotutto la prima edizione delle Olimpiadi moderne si è tenuta nel 1896, a quasi duecento anni dalla sua morte, un contrattempo che ha impedito a Luigi XIV di organizzarsi diversamente.
Eppure c’è chi sostituisce degnamente le ambizioni del monarca assoluto: la Federazione Equestre Francese ha espresso, infatti, il desiderio di portare i cavalli a corte. Già lo scorso 26 gennaio, il presidente del comitato regionale equestre Ile de France, François Lucas, aveva scritto una lettera al presidente del Senato, in cui promuoveva la residenza borbonica come location ideale per salto ostacoli, dressage e completo, sia per le caratteristiche paesaggistiche, storiche e architettoniche del complesso, sia per la facile raggiungibilità del castello per i visitatori. Lo stesso punto di vista è stato condiviso anche da Serge Lecomte, presidente della FFE.
Intanto, la candidatura di Parigi è ancora in discussione, mentre Boston e Roma hanno già avanzato la richiesta ufficiale. Lo scorso anno il sindaco della capitale francese, Anna Hidalgo, si era pronunciata senza lasciare troppo margine agli irriducibili ottimisti, rilanciando addirittura al 2028: sembra infatti che per il 2024 la città non sia nelle condizioni economiche per mettere sul tavolo il budget da 35 milioni di euro, stanziato per l’adeguamento delle strutture sportive.
Se nel 2024 la capitale francese tornasse ad ospitare le Olimpiadi, sarebbero cento anni precisi dall’ultima volta, nel 1924. Bocciata poi nel 1992, nel 2008 e, all’ultima edizione, nel 2012, Parigi non è stata proposta né per il 2016 né per il 2020. Dopotutto la Storia è Maestra: se “tutte le strade portano a Roma”, “Parigi val bene una Messa”.
17 febbraio 2015